L'Esercito italiano ha compiuto oggi 154 anni nel segno della missione in Afghanistan, ormai alle
battute finali dopo oltre dieci anni e molti caduti. Un impegno
massiccio, specie quello dell'Esercito, suggellato dal
conferimento della Medaglia d'oro al valor militare alla
Bandiera di guerra della Forza armata e di altri riconoscimenti
ad alcuni militari rimasti feriti in varie azioni di guerra.
Tra loro
Monica Graziana Contrafatto, bersagliere, rimasta gravemente
ferita da una granata nel corso di un attacco talebano dopo aver
salvato la vita a diversi suoi commilitoni. Le è stata
conferita la medaglia d'oro al valore dell'Esercito. Mentre una
medaglia d'argento al valore è andata al bersagliere
Pasquale
Mele, di Napoli, mitragliere di bordo di un mezzo saltato su un
ordigno, che è riuscito a proteggere i compagni rimasti
intrappolati sparando contro gli aggressori, pur essendo stato
seriamente ferito.
Medaglia di bronzo a un tenente incursore della famosa Task
force 45,
Giovanni Iafolla, di Bergamo, che ha salvato la vita
ad alcuni militari afgani rimasti feriti durante un blitz per la
cattura di un capo talebano. Stesso riconoscimento anche al
maresciallo Luca Costanzo, di Vittoria (Ragusa), che è riuscito
"con particolare coraggio" a neutralizzare gli insorti che
avevano teso al suo plotone un'imboscata. Premiato con una medaglia d'argento al valore dell'Esercito
anche il caporal maggiore capo
Gennaro D'Agostino, di Napoli, ma
questa volta l'Afghanistan non c'entra: era impegnato
nell'operazione 'Strade sicure', nella sua città, quando ha
sventato la rapina ai passeggeri di un'auto.
Nel corso della cerimonia - che dopo un paio d'anni di
austerity è tornata a celebrarsi in modo solenne, nell'ippodromo
militare di Tor di Quinto, con reparti, cavalli e mezzi
schierati - il ministro della Difesa
Roberta Pinotti ha tra
l'altro sottolineato l'impegno dei militari dell'Esercito dentro
e fuori i confini nazionali, "lì dove è minacciata la stabilità
e la sicurezza internazionale", a "tutela di chi non si può
difendere, e dei suoi diritti", "mettendo a rischio, con
coraggio e solidarietà umana, anche la propria vita".
Il generale
Claudio Graziano, capo di Stato maggiore della
Difesa, ha ricordato le "nuove sfide, dal terrorismo al
Mediterraneo, che vanno affrontate con un approccio sinergico e
corale: interforze, interministeriale, internazionale. In questo
contesto il Libro Bianco della Difesa indica quali sono le
priorità dello strumento militare, gli scopi, le missioni,
dovendo contare su una programmazione finanziaria certa".
Attualmente
sono oltre 2.400 i militari dell'Esercito
impegnati in diverse missioni 'fuori area' - dall'Afghanistan al
Kosovo, al Mali - e oltre 6.600 quelli dell'Operazione 'Strade
sicure' in Italia. Dunque l'Esercito quale "saldo punto di
riferimento tanto a livello internazionale, quanto per la
collettività nazionale", "sempre pronto rispetto alle esigenze
del Paese", ha detto il generale
Danilo Errico, capo di Stato
maggiore della Forza armata, citando le parole del presidente
della Repubblica
Sergio Mattarella nel suo messaggio augurale.