Se si andrà avanti di questo passo, dicono gli esperti, le adozioni internazionali saranno solo un ricordo. Perché sempre meno coppie italiane sono disposte a ricorrere a questa opportunità. Il trend, in costante calo da qualche anno, può essere l’effetto della crisi economica e quindi della scarsità di risorse necessarie per le spese all’estero, ma anche di una maggiore consapevolezza verso la difficoltà di questa scelta. A sottolineare il fenomeno è la relazione annuale della Commissione per le adozioni internazionali (Cai), relativa al 2011, in cui si evidenzia che i bambini arrivati in Italia lo scorso anno sono stati 4.022, con un decremento del 2,6% rispetto al 2010 (erano stati 4.130). A fronte di un dato stabile del numero dei bambini stranieri adottati, è in diminuzione il numero delle coppie che presentano ai tribunali per i minorenni richiesta di adozione. I decreti di idoneità all’adozione internazionale emessi dai tribunali per i minorenni e pervenuti alla Cai sono stati 6.237 nel 2006, 5.635 nel 2007, 5.045 nel 2008, 4.509 nel 2009 e 4.277 nel 2010. Il dato del 2011, per ora ancora provvisorio, è di 3.179 decreti. Il calo della disponibilità all’adozione internazionale «non dipende solo da ragioni economiche – commenta la vicepresidente della Cai, Daniela Bacchetta – ma anche e fortemente dalla diffusione dell’informazione sull’effettiva realtà dell’adozione». Insomma, c’è un’«accresciuta consapevolezza con cui le coppie fin dall’inizio affrontano il percorso che li porterà ad ottenere il decreto di idoneità». A conferma di questa tendenza c’è la sensibile crescita dei mandati, post decreto, conferiti agli enti autorizzati; ad esempio, nel 2008 ben il 36% dei decreti è diventato inefficace perché non è stato seguito dal mandato ad un ente autorizzato (quindi la coppia ha deciso di interrompere il percorso adottivo), nel 2010 questa percentuale è scesa al 27,9%. Il calo, spiega l’associazione Amici dei bambini, si evidenzia soprattutto nelle aree di Roma (-59,7%) e di Napoli (-66%). Il Tribunale romano ha fatto pervenire 155 decreti contro i 385 del 2010. Il Tribunale napoletano infine ne ha fatti pervenire solo 90 contro i 271 dell’anno precedente.Un altro dato riguarda le coppie - questa volta in aumento - che adottano un bambino straniero a causa di infertilità: erano l’80,6% nel 2009 e l’85,1% nel 2010, sono state l’88,2% nel 2011. Lo rileva il lo stesso rapporto annuale della che analizza i dati dello scorso anno, in cui si evidenzia che la motivazione legata alla solidarietà è in calo di quasi il 7% in appena due anni. In aumento anche la motivazione legata alla "conoscenza del minore" (coloro cioè che hanno sperimentato una positiva esperienza di accoglienza del bambino; per esempio, i bambini dell’area della centrale nucleare ucraina di Chernobyl) passata dall’1,4% del 2009 al 6,2% del 2011. In calo significativo, invece, la terza motivazione all’adozione internazionale legata alla solidarietà verso uno o più bambini in difficoltà, scesa dal 9,1% del 2009 al 4,9% del 2010, al 2,5% del 2011.