Attualità

ELEZIONI AMMINISTRATIVE. 12,8 milioni di italiani al voto

sabato 14 maggio 2011
Urne aperte domenica dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15. In nove Province si eleggono nuovi presidente e consiglio. Si tratta di Vercelli, Mantova, Pavia, Treviso, Ravenna, Lucca, Macerata, Campobasso e Reggio Calabria. Il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale riguarderà, invece, 1.177 municipi, di cui 23 capoluoghi di provincia (Novara, Torino, Milano, Varese, Rovigo, Savona, Bologna, Ravenna, Rimini, Arezzo, Grosseto, Siena, Fermo, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Barletta, Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio Calabria). La tornata elettorale riguarderà anche il rinnovo dei consigli circoscrizionali. Le operazioni di scrutinio inizieranno lunedì 16 maggio subito dopo la chiusura delle urne e il conteggio del numero dei votanti. Le provinciali interesseranno un corpo elettorale di oltre tre milioni di cittadini e le sezioni elettorali saranno poco più di 4mila. Le comunali oltre dieci milioni di elettori (circa 12mila le sezioni). Considerando una volta sola gli enti interessati a più tipi di consultazioni, il numero complessivo di elettori sarà di 12.794.652. Se un candidato sindaco o presidente di Provincia non ottiene un voto il più del 50% (caso in cui risulta eletto al primo turno), si tornerà al voto domenica 29 e lunedì 30 maggio. La scheda per le Province è di colore giallo. Si può votare per uno dei candidati consiglieri tracciando un segno sul relativo contrassegno. Per uno degli aspiranti presidenti, barrando il relativo rettangolo (e per un candidato al consiglio ad esso collegato, tracciando anche un segno sul relativo contrassegno). Infine, solo per il candidato alla carica di presidente. Non è ammesso il "voto disgiunto", cioè per un presidente di provincia di un gruppo di liste e per un candidato al consiglio di un altro. Scheda azzurra per i Comuni. In quelli con più di 15mila abitanti l’elettore può votare per una delle liste, per un candidato a sindaco, per un candidato a sindaco e per una delle liste collegate. Ma anche per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e - ecco il voto disgiunto - per una lista non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno. L’elettore può manifestare un solo voto di preferenza per il consiglio comunale scrivendo il cognome del prescelto (anche il nome in caso di omonimia) sulla riga a destra del simbolo di lista. Per i comuni con meno di 15mila abitanti nella scheda è indicato a fianco del contrassegno il candidato alla carica di sindaco. L’elettore ha diritto di votare per un candidato, segnando il relativo contrassegno. E può esprimere anche un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco.Dalla mezzanotte di sabato si è chiusa la campagna elettorale dunque non sono più ammesse dichiarazioni e comizi.