Parla Vassallo, pentito della Terra dei fuochi. «Ecco perché si bruciano i rifiuti»
«Il fuoco cancella tante cose. Un tempo bruciavamo le discariche, ora danno fuoco agli impianti. Ma dietro c’è sempre un sistema dei rifiuti che non funziona. Non si sa dove metterli e allora si bruciano, al Sud e al Nord. Gli interessi sono tantissimi. Molti imprenditori che facevano affari con me ancora operano. E, guarda caso, ci sono anche alcuni proprietari di siti dove sono scoppiati gli incendi». Così parla Gaetano Vassallo, imprenditore dei rifiuti legato alla camorra, “colletto bianco” delle ecomafie, uno dei maggiori responsabili del disastro della “terra dei fuochi”. Per quasi trent’anni ha gestito discariche, sversato illegalmente e bruciato rifiuti di tutti i tipi. Nel 2008 ha deciso di collaborare con la giustizia. Ora vive con la famiglia in una località protetta ma, ci assicura, «mi tengo informato e ho letto sui giornali di tutti questi incendi».
Che idea si è fatto, lei che conosce bene il “sistema”?
Il problema è sempre lo stesso. Meno i rifiuti si muovono e più si risparmia. Non c’è la camorra in mezzo. È solo una questione di gestione dei rifiuti. Gli impianti si intasano, non sanno più che fare, non sanno più dove metterla quella roba e l’operazione più facile è bruciarli. Il fuoco cancella tante cose. Altrimenti non si spiegherebbero questi incendi. Anche quelli a Milano. È la stessa cosa. Muovere i rifiuti ha costi elevatissimi. Il fuoco distrugge tutto e risolve tutto.
Non potrebbe essere autocombustione, provocata dalla cattiva gestione degli impianti?
Ma quale autocombustione! Con questo tempaccio! Potrei immaginare ad agosto ma non ora. Se non si appiccano focolai in vari punti come potrebbero bruciare in questo modo?
Il mondo dei rifiuti è cambiato dai suoi tempi?
Ma che cambiato! Gli interessi sono sempre tanti, pubblici o privati.
Ci sono anche imprenditori che lavoravano con lei?
Io sto ancora pagando ma loro no. Alcuni di quelli coinvolti negli incendi di questi mesi ( Vassallo ci fa i nomi, che ha fatto anche ai magistrati, ma preferiamo non pubblicarli, ndr), sapevano chi ero, gli facevo cortesie, intervenivo a loro favore per fargli aggiudicare gli appalti, gli facevo miliardi di fatture false. Tutti stanno ancora lavorando, non hanno avuto nessun problema. Io per fortuna ho lasciato tutto da dieci anni. Ma loro sono sempre quelli. E lavorano ancora. Farà bene a chi gestisce il sistema dei rifiuti...
Che non funziona e fin quando non funzionerà ci saranno sempre furbi e illegali...
Certo. Questo si verificherà ancora. Si innesca un meccanismo. Succede là e restano impuniti, succede qua e restano impuniti. Succederà ancora in altri posti, in altri siti.
Anche al Nord vede le stesse dinamiche, gli stessi affari?
Avete visto Milano? Non cambia niente. Qua e là è la stessa cosa. Perché? Sicuramente sono incendi dolosi. Li accendono loro. Non so che gestione ci sia ma sicuramente è qualcosa che non si può fare da soli. Sicuramente è una cosa voluta. Ripeto, non sanno più dove portare i rifiuti, così li bruciano per creare altri spazi, per avere altra disponibilità, visto che la produzione di rifiuti è sempre la stessa.
Ha detto che la camorra non c’entra...
L’incendio in sé per sé non è della camorra ma c’è sicuramente qualche Una delle aziende date alle fiamme nelle ultime settimane in Campania, un territorio a forte rischio impresa vicino a qualche sistema del genere che ha interesse che succeda questo.
Spieghi meglio... La camorra non è proprietaria degli impianti. Ma le imprese collegate a un impianto sono collegate alla camorra. Sono soci di alcuni clan.
Qualcuno l’ha chiamata per chiederle consiglio? No, assolutamente. Dopo tanti anni ne sono uscito definitivamente. Mi sono rifatto un’immagine, lavoro e così i miei figli. Stiamo tranquillamente ma perché dovrei rimettermi nei guai? Ho pagato, sto pagando e pagherò ancora, ma voglio restare tranquillo.
Ma altri invece continuano? Si stanno godendo l’impunità. Degli imputati al mio processo sono l’unico ad essere stato arrestato. E probabilmente saranno prescritti. Solo io sono stato condannato a 6 anni. Mentre gli altri fanno ancora affari. Ma non importa. Sono contento della mia scelta.
Intanto però la sua terra continua a soffrire... Lo so. Purtroppo i guai che abbiamo combinato sono stati tanti ma stanno ancora continuando. Non creda che questi incendi non c’entrino. Era come quando bruciavamo noi i rifiuti. Noi li bruciavamo in discarica e nessuno ci diceva niente. Anzi se qualcuno si lamentava veniva pure minacciato. Ora bruciano negli impianti. Ma non cambia molto. Le discariche non ci sono ma se ci fossero le incendierebbero di nuovo. Glielo assicuro, mi creda. Dove ci sono i rifiuti gli interessi sono tantissimi. A livello occupazionale, a livello di soldi, a livello politico, a livello di tutto. Sono troppi gli interessi che si muovono sempre.