Maturità. Ungaretti e Dalla Chiesa, ma il 31% sceglie l'illusione della conoscenza
(Ansa)
La prova di italiano ha aperto oggi l'esame di maturità per circa 520mila studenti. Fra gli argomenti la poesia del primo Ungaretti, con Il porto sepolto, Corrado Stajano e Eredità del Novecento, e anche lo Sciascia del Giorno della civetta e della lotta alla mafia. Il ministro dell'Istruzione Bussetti ha augurato agli studenti buon lavoro e citato Seneca: «La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'opportunità». Giovedì si svolge la seconda prova scritta.
Ecco le tracce proposte
Le tracce si possono consultare sul sito del Miur.
Testo argomentativo 1: la traccia parte da un testo tratto da Tommaso Montanari, Istruzioni per il futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà, sul valore del patrimonio culturale. Questa traccia è stata scelta dal 20,1 per cento degli studenti.
Testo Argomentativo 2: la traccia parte da un testo tratto da Steven Sloman e Philip Fernbach, L'illusione della conoscenza, che è stata anche la traccia più gettonata dagli studenti, con una preferenza del 30,8%.
Testo argomentativo 3: l'eredità del Novecento, con brano tratto dall'introduzione di Corrado Stajano, giornalista e scrittore, alla raccolta di saggi La cultura italiana del Novecento.
Viene poi proposto un testo in occasione del trentennale dell'uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. «È bellissimo. È un evento di grande portata», commenta Nando Dalla Chiesa, figlio del generale dei carabinieri ucciso dalla mafia. «È bellissimo perché - spiega - uno degli obiettivi della mafia è far dimenticare le vittime e che sia entrato nel tema è un fatto civile di grande portata. Ed è anche la dimostrazione della capacità della società italiana di rifiutare l'imperativo dell'omertà e del silenzio. Una volte le vittime erano dimenticate e non se ne poteva parlare. Ora no».
L'ultima traccia riguarda lo sport e la storia, con un articolo di Cristiano Gatti, giornalista e scrittore, sulla vittoria di Gino Bartali al Tour de France del 1948. Una traccia scelta dal 13,1% dei maturandi e che è piaciuta molto allo storico Lucio Villari. «In un momento in cui si pensava - ha detto - che fosse noioso parlare di storia, questa traccia dimostra l'importanza della materia e il suo legame con le questioni politiche e morali dell'Italia». Villari ha ribadito che il tema è bello «perchè è una sorta di doppia lezione, quella storica e quella sul rapporto con lo sport che richiede responsabilità, serietà e sacrificio e dimostra - ha concluso - come gli sportivi siano parte integrante della storia sociale e civile di questo Paese». Esulta la nipote del campione toscano: «Non c'erano dubbi che il nonno fosse entrato già da un bel pezzo nella Storia italiana, ma che sia argomento scolastico di questo rilievo è una notizia eccezionale. In bocca al lupo agli studenti che scriveranno su nonno Gino Giusto tra le Nazioni!», ha scritto Lisa Bartali su Facebook. «Una bella sveglia stamani con i vostri meravigliosi messaggi e gli applausi in diretta telefonica dei ragazzi dell'oratorio G.Bartali di Roma entusiasti della notizia!», aggiunge Lisa.
La poesia di Ungaretti è Risvegli, da L'Allegria, Il porto sepolto. Giuseppe Ungaretti alla maturità era uscito nel 2011. Alla vigilia della prima prova, nel tradizionale totoesame condotto da Skuola.net, ben il 23% degli studenti aveva previsto la scelta di Ungaretti tra i poeti del '900 (rilevazione su più di 5000 studenti). Ecco il testo di Risvegli:
«Ogni mio momento
io l'ho vissuto
un'altra volta
in un'epoca fonda
fuori di me
Sono lontano colla mia memoria
dietro a quelle vite perse
Mi desto in un bagno
di care cose consuete
sorpreso
e raddolcito
Rincorro le nuvole
che si sciolgono dolcemente
cogli occhi attenti
e mi rammento
di qualche amico
morto
Ma Dio cos'è?
E la creatura
atterrita
sbarra gli occhi
e accoglie
gocciole di stelle
e la pianura muta
E si sente
riavere».
«Sta andando tutto bene»
«Stamattina ho voluto partecipare all'invio delle tracce, tutto a posto. I ragazzi stanno lavorando». Così il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti. «Le paure sono comprensibili, ma abbiamo cercato di venire incontro con le simulazioni, era la prima volta che si facevano, servivano a smorzare la tensione, che è normale. Ma ora siamo soddisfatti sta andando tutto bene», ha aggiunto Bussetti. «La tesina è stata tolta dal decreto che ha rinnovato l'esame è una iniziativa del governo precedente. Abbiamo voluto mettere i ragazzi tutti sullo stesso piano evitando che alcuni venissero favoriti, altri meno rispetto alle domande. Per cui abbiamo pensato che lo strumento del sorteggio potesse essere utile per avviare il colloquio», ha chiarito il ministro riguardo alle buste per l'orale. «Vogliamo comunque valorizzare la persona con un nuovo umanesimo. Il voto - ha chiarito Bussetti - non misura il valore dei nostri ragazzi che sono da 10 tutti e oggi da 100 per il ministro, nessuno escluso. Noi dobbiamo sempre parlare di persone che hanno sentimenti, relazioni e rapporti umani».