"Il paziente ha iniziato ieri pomeriggio
trattamento con plasma di convalescente. Il plasma 'prezioso' è
arrivato dalla Spagna grazie ad una catena di supporto e di
solidarietà istituzionale (ministero della Salute italiano e
spagnolo, Hospital Universitario La Paz, AIFA), scientifica
(coordinamento internazionale per la gestione dell'Ebola
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità), delle società
farmaceutiche, delle società di trasporto. Il tutto è stato
effettuato con una grande partecipazione umana", si legge su
bollettino dello Spallanzani.
"In serata il paziente ha presentato un rialzo febbrile ed un
peggioramento delle condizioni cliniche e dei parametri
ematologici (riduzione dei globuli bianchi e delle piastrine). I
parametri della funzionalità epatica e renale sono normali. Nel
corso della notte c'è stato tuttavia un progressivo miglioramento
con riduzione marcata della temperatura. Al momento la pressione
è normale, il paziente è vigile e collaborante, è in grado di
deambulare autonomamente nella stanza ed interagisce
positivamente con il personale sanitario. Non presenta nuovi
sintomi caratteristici della malattia, in particolare non ha
manifestazioni emorragiche", conclude la nota.
Primi risultati postitivi per il vaccino made in Italy. È sicuro e in grado di attivare
una risposta immunitaria contro il virus il vaccino anti-Ebola 'made
in Italy', sviluppato alle porte di Roma negli stabilimenti di
Okairos, azienda biotech acquistata da GlaxoSmithKline lo scorso anno.
Sono positivi i risultati preliminari pubblicati nell'anteprima del
'New England Journal of Medicinè.
Il candidato vaccino, a cui si guarda con speranza per il controllo
dell'epidemia in Africa occidentale, è stato testato al centro clinico
degli Nhi statunitensi a Bethesda (Maryland) dai ricercatori americani
su 20 adulti sani.
"Sulla base di questi risultati positivi del primo trial sull'uomo -
afferma Anthony Fauci, il direttore del National Institute of Allergy
and Infectious Diseases (Niaid), che sta sviluppando il vaccino
insieme a Gsk - proseguiamo con i nostri piani accelerati per studi
clinici più ampi, per determinare se il vaccino è efficace e in grado
di prevenire l'infezione da virus Ebola".