Cinema. Addio a Sandra Milo: la carriera, i figli, l'ultimo viaggio in tv
Sandra Milo
Solo qualche tempo fa aveva dichiarato di non avere paura della morte, ma di non voler per non lasciare soli i suoi figli. Sandra Milo si è spenta nella sua casa romana, circondata dall’affetto dei suoi cari. Aveva 90 anni compiuti l’11 marzo 2023 e, alle spalle, una vita che sembra uscita da quel cinema che l’ha vista protagonista negli anni Sessanta. Difficile darne una definizione precisa perché Salvatrice Elena Greco (questo il suo vero nome) è stata tante cose: attrice, conduttrice, cantante ma, soprattutto, personaggio. Un episodio per tutti, il celebre “Ciro, Ciro”, gridato in diretta tv durante il programma L’amore è una cosa meravigliosa quando qualcuno le diede la notizia (falsa) che il figlio aveva avuto un incidente. Era il 1990 e la Milo aveva già alle spalle una lunga carriera cinematografica che, nel 2021, le è valsa il David di Donatello alla carriera.
L’esordio sul grande schermo risale al 1955 nel film Lo scapolo di Antonio Pietrangeli, al fianco di Alberto Sordi, cui fanno seguito alcuni film di genere (al cinema è il momento delle “maggiorate”), ma il primo ruolo importante arriva quattro anni dopo grazie a Roberto Rossellini che la vuole ne Il generale Della Rovere con Vittorio De Sica. Seguono Fantasmi a Roma di Pietrangeli ma, soprattutto, 81/2 (1963) e Giulietta degli spiriti (1965) di Federico Fellini. Per entrambi i film la Milo vince il Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista ma ciò che più conta per lei è l’inizio di un lungo rapporto affettivo con Fellini di cui diventa la musa e che la chiama affettuosamente “Sandrocchia”, come oggi tanti la ricordano. Dopo numerosi altri ruoli, diretta da registi come Dino Risi, Luigi Zampa e Luciano Salce, la Milo decide di rinunciare al cinema per dedicarsi alla famiglia. Nel frattempo, infatti, ha avuto tre figli: Deborah (nata dal matrimonio con Moris Ergas) e Ciro e Azzurra, nati dal matrimonio con Ottavio De Lollis. Solo parecchi anni dopo la Milo ha raccontato la vicenda di Azzurra che era stata dichiarata morta al momento della nascita e che, invece, era tornata a respirare dopo le preghiere alla fondatrice delle Religiose del Santo Volto, madre Maria Pia Mastena, beatificata proprio grazie a questo miracolo.
Tornando alla carriera, negli anni Ottanta la Milo torna al cinema e approda anche in televisione dove prima conduce una rubrica nel programma Mixer di Giovanni Minoli e, poi, la trasmissione per bambini Piccoli fans. Dalla Rai passa all’allora Fininvest (oggi Mediaset) per condurre Cari genitori e Giorno di festa ma, nel 2001, è di nuovo in Rai come opinionista de La vita in diretta durante il 51° Festival di Sanremo. Due anni dopo Pupi Avati la vuole nel suo film Il cuore altrove. È una sorta di seconda giovinezza per l’attrice che alterna l’attività televisiva, cinematografica e teatrale, passando dalle sabbie de L’isola dei famosi al palcoscenico con Fiori d’acciaio e Una fidanzata per papà, solo per citarne un paio. Le ultime apparizioni in tv sono nel “viaggio televisivo” di Quelle brave ragazze insieme a Mara Maionchi e Marisa Laurito (Sky Uno) e nella serie Gigolò per caso (Prime Video).