Un patto tra Stati Uniti, Regione Umbria e Paganica e la regione Umbria. È quello che ha permesso di dare vita a un nuovissimo ospedale da campo. Una storia affascinante, come tutte quelle che parlano di generosità spontanea. Il mese scorso arriva dagli Stati Uniti un’offerta di donazione per l’Abruzzo ferito. La R.H. Fondation intende offrire un ospedale da campo dotato delle migliori strumentazioni, edificabile in 16 ore, a completa disposizione della popolazione di Paganica e dintorni. La risposta da parte dei responsabili del campo non poteva che essere positiva. E un mattino di qualche settimana fa ecco arriva davvero il dono atteso e graditissimo. A Paganica spunta una colonna mobile di auto nere, da cui scendono in rapida successione cameraman, cineoperatori, tecnici del suono ed una decina di persone in berretto e pantaloni corti. Una pubblicità? Nient’affatto. Gli operai della R.H. Fondation sono giunti a destinazione, con a capo il titolare Richard Hotes, ed al loro seguito una vera e proprio troupe cinematografica per riprendere ogni particolare delle operazioni di montaggio. In supporto agli operai statunitensi sei volontari del Gruppo comunale di Protezione civile di Bastia Umbria, ai quali è stato chiesto di studiare, apprendere e collaborare al fine di imparare al meglio le tecniche di montaggio per il futuro utilizzo della struttura. L’ospedale è una H costituita da quattro tendostrutture con impianti di aereazione (riscaldamento e raffreddamento delle stesse) indipendenti l’una dalle altre, corridoio centrale che comunica con le quattro parti dello stabile e la possibilità di isolare una o più struttura per poterle utilizzare come vere e proprie sale operatorie. Sale d’attesa e padiglioni utilizzabili come day-hospital: in breve le fondamenta di una struttura ospedaliera fissa inserite in cinque grandi casse blu. Gli operai americani si mettono da subito al lavoro e rispettando in pieno la tabella di marcia nelle prime 8 ore, del primo giorno di lavoro montano la prima metà dell’ospedale. L’indomani, insieme al supporto dei volontari umbri, si apprestano a completare la struttura rendendola più che operativa, con l’inserimento dei vari lettini, delle suddivisioni delle stanze e del supporto di macchinari tecnici e specifici, anch’essi donati dalla R.H. Fondation, adatti per il primissimo soccorso. C’è solo da inaugurarla e dire grazie. Per la qualità dei materiali (tra i migliori nel loro settore), della struttura e concezione della stessa si tratta di un vero e proprio tesoro, utilissimo ora in Abruzzo e in futuro in altre luoghi. A Paganica pensano per il momento a un centro d’accoglienza e cura per gli anziani.