Da metà maggio. Turismo, Draghi anticipa il pass italiano
Dal premier Mario Draghi è arrivata un’iniezione di fiducia al turismo italiano. Da metà giugno, infatti, i turisti vaccinati potranno circolare liberamente in Europa. «Il green pass sarà pienamente operativo», ma nell’attesa il governo italiano si muoverà ancora prima, come la Grecia: «Abbiamo introdotto un passverde nazionale che entrerà in vigore a partire dalla seconda metà di maggio». Così il nostro presidente del Consiglio ieri nella conferenza stampa al termine del vertice ministeriale del G20 sul turismo. «È arrivato il momento di prenotare le vostre vacanze in Italia – ha spiegato Draghi, rigorosamente in inglese – e naturalmente non vediamo l’ora di riaccogliervi di nuovo. Se c’è un Paese intrecciato con il turismo, che vive di turismo, è il nostro. Tutto il mondo vuole venire in Italia, la pandemia ci ha costretti a chiudere temporaneamente, ma siamo di nuovo pronti a ospitare il mondo». Per il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, «la prima cosa è far ritornare a fatturare: quello è il vero indennizzo per la categoria per la ripartenza del turismo».
Ma per tornare a numeri degni di quelli di prima, uno spartiacque è rappresentato dal coprifuoco che scatta alle 22: su di esso Gara- vaglia ha ripetuto che «è già stato ribadito che c’è l’intenzione di rivedere le misure sulla base dell’andamento dei contagi. Io sono ragionevolmente fiducioso che la misura in tempi brevi possa essere rivista favorevolmente ». Ancora più netto è stato, da Londra, Luigi Di Maio: «Siamo tutti d’accordo che il coprifuoco debba essere superato e stiamo lavorando per superarlo il prima possibile, grazie anche alla campagna di vaccini», ha detto il ministro degli Esteri. Per realizzare il pass, però, si dovrà passare da una nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. L’ultima, emanata il 30 aprile scorso, scadrà il 15 maggio; la nuova consentirà un «allentamento graduale», col risultato di evitare i 5 giorni di quarantena a chi dall’Europa arriva in Italia. In effetti il comparto ha risentito più di tutti la pandemia: il crollo dei turisti stranieri l’anno scorso ha fatto perdere 28 miliardi di euro all’Italia, ha ricordato Garavaglia e il ministro ha detto che nel prossimo decreto Sostegni «si andrà a investire pesantemente per aiutare il settore che è particolarmente colpito, indennizzando costi fissi, ma anche mettendo in campo una serie di azioni che possono aiutare le imprese».
Infatti sono previsti, fra le altre cose, il rinvio del pagamento dell’Irap al 30 settembre e la proroga della indennità per i lavoratori stagionali. Positivi i commenti delle associazioni del turismo, che hanno continuato a chiedere di rivedere gli orari del coprifuoco. «Finalmente parole di speranza per il turismo italiano, ne avevamo grande bisogno. Ora speriamo che seguano anche i fatti», ha affermato la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli. «È stato un bellissimo messaggio quello che l’Italia aspetta turisti da tutto il mondo. È ancora più bello perché è l’ennesima volta che il presidente parla di turismo e questo vuol dire un’attenzione importante e continua per il nostro settore», ha sottolineato il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. «L’Italia deve spingere sull’acceleratore, altrimenti rischiamo di essere 'bruciati' dagli altri Paesi europei», ha concluso Vittorio Messina, di Assoturismo Confesercenti.