Viminale. Dl Sicurezza bis, norme più severe per chi salva i migranti in mare
Il Viminale (foto Siciliani)
Ci sono le annunciate norme per inasprire le sanzioni per chi aggredisce le forze dell'ordine e la 'spazza clan' per "smaltire l'arretrato nei tribunali". Ma nella bozza del decreto sicurezza bis diffusa oggi dal Viminale - 12 articoli - c'è anche la riscrittura delle regole sugli sbarchi di migranti. In particolare, l'articolo 2 interviene sul Codice della Navigazione, in tema di 'divieto di transito e di sosta' di navi mercantili nel mare territoriale, limitando le competenze del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti alle sole finalità di sicurezza della navigazione e di protezione dell'ambiente marino. Viene invece attribuita al ministro dell'Interno la competenza a limitare o vietare il transito e/o la sosta nel mare territoriale "qualora sussistano ragioni di ordine e sicurezza pubblica".
L'articolo 1 prende di mira le navi delle ong prevedendo una sanzione (da 3.500 a 5.500 euro per ogni straniero trasportato o, nei casi più gravi, la revoca della licenza) per chi, nello svolgimento di operazioni di soccorso in acque internazionali, non rispetta le istruzioni operative delle autorità Sar (ricerca e soccorso) competenti o di quelle dello Stato di bandiera. Il decreto stanzia poi 3 milioni di euro euro nel triennio 2019-2021 per finanziare l'impiego di poliziotti stranieri per lo svolgimento di operazioni sotto copertura, "anche con riferimento alle attività di contrasto del delitto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina".
Altro tema caro al ministro dell'Interno Matteo Salvini è quello della tutela degli operatori di polizia ed il testo introduce nuove fattispecie delittuose, la trasformazione di attuali contravvenzioni in delitti e l'inasprimento delle sanzioni. L'obiettivo è colpire più severamente coloro che si oppongono a pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio attraverso l'utilizzo di scudi o altri oggetti di protezione passiva, di materiali imbrattanti; nonché coloro che utilizzano razzi, petardi, bastoni ed altri oggetti contundenti.
C'è poi l'introduzione di un Commissario straordinario con il compito di realizzare un programma di interventi finalizzati ad eliminare l'arretrato relativo ai procedimenti di esecuzione delle sentenze di condanna divenute definitive da eseguire nei confronti di imputati liberi. A questo scopo è prevista l'assunzione di 800 unità di personale, con una spesa di oltre 25 milioni di euro.