L'aula di Montecitorio ha votato la fiducia posta dal governo sul decreto fare: i sì sono stati 427, mentre 167 i voti contrari. Dura resistenza delle opposizioni. La votazione è iniziata dopo che M5S, Lega, Fratelli d'Italia e Sel hanno presentato 251 ordini del giorno per fare ostruzionismo e rallentarne al massimo l'approvazione. Beppe Grillo ha già stroncato il testo del provvedimento e non ha usato mezzi termini: «Bisogna ripulire l'Italia dal letame».Intanto il viceministro dello Sviluppo, Antonio Catricalà, ha assicurato che i 20 milioni per la banda larga non inseriti nel dl Fare saranno trovati e arriveranno con la legge di stabilità. "Era un capitolo che bisognava trovare, dobbiamo recuperare i 20 milioni per la banda larga, che sono stati tagliati per necessità e non possiamo tornare indietro sulle promesse fatte".
Voto di scambio, è polemicaIntanto è polemica sul testo di legge che modifica il testo dell'art.416-ter del codice penale contro il voto di scambio politico-mafioso. "Il Senato correggerà certamente il testo del 416 ter" ha assicurato il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda commentando con i giornalisti la questione sollevata dal quotidiano La Repubblica, secondo cui alcuni Pm sarebbero in rivolta contro il provvedimento così come era stato licenziato dalla Camera. Secondo l'ex Pm Felice Casson, ora senatore Pd, Rosaria Capacchione, giornalista de 'Il Mattinò ora senatrice Dem e Raffaele Cantone, ex Pm ora in Cassazione, il ddl metterebbe a "rischio i processi di mafia". Secondo loro si dovrebbe cambiare il termine "consapevolmente" inserito dal Pdl a Montecitorio. Questa norma, per i tre costringerebbe a dimostrare l'effettiva "consapevolezza dello scambio". Poi anche il verbo "procacciare" invece del precedente "promettere" sarebbe peggiorativo. Per non parlare della pena ridotta da 12 a 10 anni.