Attualità

ROMA. Diffamazione, spunta norma “anti Gabanelli”

A.M.M. venerdì 19 ottobre 2012
Sulla diffamazione a mezzo stampa spunta in Senato un emendamento subito ribattezzato "anti Gabanelli", la conduttrice-autrice di Report, programma di inchieste di Rai3. Si tratta di un emendamento Pdl sulla responsabilità civile che toglie, di fatto, su questo fronte, qualsiasi paracadute ai giornalisti, siano dipendenti o freelance, e dichiara nulle, ai sensi del codice civile, tutte le clausole che sollevano dalle conseguenze patrimoniali gli autori di eventuali reati a mezzo stampa, perché è l’editore o il proprietario della pubblicazione che si assume, per contratto, l’onere del danno per la responsabilità civile. Il testo, depositato del senatore del Pdl Antonio Caruso, è stato fatto proprio dall’ex sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, anche lui Pdl. Vuole rendere illegittime le clausole contrattuali che "coprono" il giornalista da eventuali azioni civili risarcitorie accollandole all’azienda o all’editore. Quella che in gergo viene chiamata "manleva". L’ultimo caso che viene in mente è proprio quello di Milena Gabanelli alla quale la Rai non voleva rinnovare il contratto comprensivo delle clausole. L’emendamento prevede che sono nulle, ai sensi dell’articolo 1418, terzo comma, del Codice civile, le clausole dei contratti in forza delle quali gli autori di reati a mezzo stampa, «sono sollevati in tutto o in parte, dagli oneri derivanti dal pagamento delle pene pecuniarie loro comminate a seguito dell’accollo degli stessi da parte delle altre persone indicate» nel testo che specifica: «Per i reati commessi col mezzo della stampa sono civilmente responsabili, in solido, con gli autori del reato e fra di loro, il proprietario della pubblicazione, l’esercente dell’impresa giornalistica o l’editore. Secondo quanto si è appreso, i relatori del ddl sulla diffamazione, Filippo Berselli (Pdl) e Silvia Della Monica (Pd) sarebbero orientati a formulare parere contrario.