LA TRAGEDIA. Diciotto indagati per la strage di Viareggio
Diciotto persone sono indagate dalla procura di Lucca nell'ambito dell'inchiesta sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009 in cui morirono 32 persone. Ma il numero potrebbe aumentare. Lo riferisce il capo della procura di Lucca, Aldo Cicala, in una nota.«A tutt'oggi risultano iscritte nel registro degli indagati 18 persone», si legge nella nota. «L'individuazione dei soggetti da sottoporre a indagine, tuttavia - in rapporto ai vari profili di colpa identificati - non può ritenersi allo stato conclusa. Gli approfondimenti investigativi continuano, in molteplici direzioni, nello sforso di non lasciare inesplorato alcun elemento nella ricognizione delle cause di quella tragica vicenda e delle relative responsabilità, magrado la notevole complessità del lavoro di acquisizione, anche all'estero, del necessario materiale probatorio, del suo controllo, della verifica dei diversi titoli di responsabilità - distribuiti anche nel tempo - e degli accertamenti tecnici da svolgere», scive ancora il procuratore Aldo Cicala. Nessun accenno, però, ai nomi degli indagati.Nella notte tra il 29 e il 30 giugno del 2009, un treno merci deragliò al passaggio nella stazione di Viareggio. Una ferrocisterna contenente Gpl si ribaltò e il gas che ne fuoriuscì si diffuse nell'area intorno alla stazione. L'esplosione e l'incendio che ne derivarono distrusse via Ponchielli, strada che corre parallela ai binari, e nelle fiamme morirono 32 persone.SETTE MILIONI DI EURO ALLE VITTIMEA pochi giorni dal primo anniversario della strage, intanto, sono stati erogati indennizzi per sette milioni di euro, relativi a quattro persone, e anticipi per 700 mila euro per sette feriti. Sono gli «interventi di risarcimento alle vittime» della strage di Viareggio anticipati, tramite l'assicurazione, dalle Ferrovie dello Stato. Il punto sulle iniziative è stato tracciato in una lettera inviata dal Gruppo Fs, fra gli altri, ai presidenti di Senato e Camera, al ministro dei Trasporti, al presidente della Regione Toscana e al sindaco di Viareggio.«La nostra iniziativa - si legge nella lettera delle Fs - è stata assunta esclusivamente per motivi di autentica solidarietà. Pur in assenza d'obbligo, essendo ancora in corso le indagini per l'accertamento delle responsabilità» l'assicurazione «si è determinata ad anticipare i risarcimenti alle vittime».AYAD E' ITALIANAIbtissam Ayad, 21 anni, la marocchina unica superstite della sua famiglia distrutta nella strage di Viareggio del 29 giugno 2009, è diventata cittadina italiana. Stamani, in prefettura a Lucca, il prefetto Maurizio Maccari ha consegnato al sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, il decreto con il quale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito la cittadinanza italiana alla ragazza. La concessione della cittadinanza, come spiegato nel provvedimento del Capo dello Stato, è una «concreta manifestazione della solidarietà della Nazione verso Ibi, che aspira a rimanere nel nostro Paese di cui condivide i valori». Il conferimento della cittadinanza italiana è stato disposto per «l'interesse dello Stato Italiano - spiega la prefettura di Lucca - e della comunità di Viareggio alla tutela della posizione della giovane, così duramente colpita negli affetti familiari». Alla cerimonia - il provvedimento è stato materialmente acquisito in tempi brevi grazie ad una staffetta dei vigili del fuoco appositamente organizzata dal capo dipartimento Francesco Paolo Tronca - ha partecipato il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Michele Iuffrida.