Attualità

G8 di Genova . Diaz, puniti i responsabili del post di insulti

giovedì 16 aprile 2015
"​Questa mattina Tortosa verrà sospeso dal servizio". Lo ha annunciato il capo della Polizia Alessandro Pansa  in merito alle frasi scritte su Facebook dal poliziotto a proposito dei fatti della Diaz. Sollevato dall'incarico il dirigente del reparto mobile di Cagliari Antonio Adornato che aveva messo un "like" al post sul massacro della Diaz. Tortosa oltre a rivendicare di non essere un "torturatore" e di non aver commesso violenza nel blitz alla scuola Diaz al termine del G8 di Genova ha parlato con disprezzo di Carlo Giuliani (vittima degli scontri in piazza a Genova) salvo poi chiedere scusa. "Mi auguro che Carlo Giuliani sotto terra faccia schifo anche ai vermi" aveva scritto martedì. Ieri le scuse: "quel commento è la cosa di cui più mi rimprovero e della quale non riesco a darmi pace. Ho sbagliato". Nessuna marcia indietro per quanto riguarda l'incursione nella Diaz: "non mi pento di nulla. Non ho ecceduto nell'uso della forza ma ho posto in essere tutte le azioni previste dai protocolli operativi. così come hanno fatto i miei compagni". "Oggi i Reparti Mobili, la polizia, sono un'altra cosa, sono diversi. La polizia è paladina della legalità" ha detto il capo della polizia Alessandro Pansa, aggiungendo che "se c'è qualcuno che sbaglia, sbaglia lui e verrà sanzionato". Il capo della polizia ha risposto ai cronisti dopo la bufera scatenata dalle parole su Facebook dell'agente Tortosa, a margine di una iniziativa dell'Università La Sapienza e del Dipartimento della Pubblica sicurezza sulla violenza nel mondo del calcio. "Non è pensabile - ha detto Pansa - che ogni situazione che accada oggi, a distanza di 14 anni, possa essere ricondotta ogni volta al problema della Diaz. La sentenza di Strasburgo ha stigmatizzato quei fatti". La verità è dunque, aggiunge il capo della polizia, che "oggi i reparti mobili, la polizia, sono un'altra cosa; sono diversi: abbiamo altri modelli comportamentali e altre tecniche operative". Ecco perché, conclude, "se c'è qualcuno che sbaglia, sbaglia lui, e verrà sanzionato".