Attualità

Napoli. Di «Terra dei fuochi» si continua a morire

martedì 20 gennaio 2015
«Michele se ne è andato in soli due mesi a 49 anni. Cancro al cervello. Lascia la moglie e 4 figli. La Terra dei fuochi non si smentisce, continua a uccidere i suoi stessi figli. Come sarebbe bello essere smentiti». Così don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano (Napoli) che da anni lotta per chiedere una soluzione per la 'Terra dei Fuochi', ha annunciato l’ennesimo decesso. L’ultimo lutto si è registrato a Frattaminore, in provincia di Napoli, «il paese che mi ha visto nascere», ha detto il sacerdote. «Come sarebbe bello – ha aggiunto – se i tanti 'scienziat', improvvisati e prezzolati, potessero provare il contrario. Io sono solo un povero prete di periferia che cerca di richiamare l’attenzione su un dramma dalle dimensioni immani».  Don Maurizio suggerisce di «andare dai due parroci di Frattaminore, don Giorgio e don Aldo e pregarli di controllare nei registri dei defunti quante persone sono morte nell’ultimo anno, di quale malattia e a che età. I fatti, purtroppo, sono questi». E davanti a queste morti non si può non provare «vergogna immensa per quella marea di gente prezzolata che davanti a tanto angosciante dolore, non sa fare altro che negare e offendere le stesse vittime. Dio benedica tutti e ci dia tanta forza e coraggio per continuare a combattere questa guerra illogica, assurda e nobilissima», è l’appello del sacerdote lanciato attraverso i social network.