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Economia. Def, 55 miliardi di deficit. Dubbi su reddito d'emergenza e assegno per figli

Redazione romana giovedì 23 aprile 2020

Il premier Conte e il ministro dell'Economia Gualtieri

Il Cdm per il varo del Def e del nuovo scostamento di bilancio slitta a stanotte se non a domani o sabato. Tuttavia, le cifre del Documento di economia e finanza iniziano a circolare. Secondo alcune bozze, il ministero del Tesoro prevede un calo del Pil nell’anno in corso dell'8%, con un “rimbalzo” nel 2021 del 4,7%. Il deficit 2020 potrebbe toccare le due cifre e attestarsi al 10,3%, il debito pubblico schizzerebbe al 155% del Pil. Si tratta di ben 55 miliardi di deficit in più rispetto al previsto. E tale dovrebbe essere la cifra dello scostamento per il quale il governo si appresta a chiedere l’autorizzazione al Parlamento. Tra le ipotesi principali che emergono, l’abrogazione definitiva delle clausole Iva. Non dovrebbero scattare inoltre le tasse su plastiche e zuccheri.

Le tabelle del Def indicano una spesa di 2,3 miliardi per la Salute e le terapie intensive. Dalle “poste”, si evince l’abbassamento dell’Iva sulle mascherine. In vista del decreto-aprile, il cui varo è previsto negli ultimi giorni del mese, sono stanziati 13 miliardi per la prosecuzione della cassa integrazione per 9 settimane. Il contributo a colf e badanti costerebbe 1,3 miliardi. Sarebbero confermati gli interventi per congedi familiari e voucher baby sitter, mentre dalle bozze del Def non è possibile decifrare le intenzioni del governo né sull’assegno per figli né sul Reddito di emergenza, due misure che tra l’altro sarebbero oggetto di dibattito nella maggioranza. Altri 7 miliardi sono stanziati per il rinnovo bimestrale del contributo agli autonomi.

Una dote di 2,5 miliari è messa in conto per il Turismo, quasi 300 miliardi per lo sport, oltre 4 miliardi per i comuni e 2 per le Regioni. L’agricoltura otterrebbe 2 miliardi, le sole Ferrovie necessiterebbero di 1 miliardo. C’è l’ipotesi di individuare 26 opere strategiche da affidare a un commissario straordinario, sul modello del ponte di Genova. Per l’operazione “estate in Italia”, si continua a studiare un bonus per le famiglie sotto forma di detrazione fiscale.