Attualità

ROMA. Decreto "svuotacarceri": sì definitivo della Camera

martedì 14 febbraio 2012
​Sì definitivo dell'aula della Camera al decreto legge "svuotacarceri", su cui la scorsa settimana il governo a Montecitorio aveva incassato la fiducia. I voti a favore sono stati 385, 105 quelli contrari, 26 gli astenuti. Il testo rimane identico a quello approvato dal Senato. A votare a favore sono stati Pdl, Pd e Terzo Polo (Udc, Fli, Api). Hanno votato contro Lega e Idv. Popolo e Territorio (gli ex Responsabili); i Radicali, così come fatto la scorsa settimana sulla fiducia, sisono astenuti. Il testo, che ora è legge, mette uno stop al cosiddetto fenomeno delle porte girevoli, ossia l'entrata e l'uscita dal carcere di chi vi sosta solo per tre giorni. Per ovviare al sovraffollamento si prevede, in prima istanza, la destinazione agli arresti domiciliari degli arrestati in flagranza per reati minori di competenza del giudice monocratico (sono esclusi i soggetti accusati di furto in appartamento, furto con strappo, rapina e estorsione semplici). In seconda istanza i detenuti andranno nelle camere di sicurezza di commissariati di polizia enelle caserme dei carabinieri. Solo se le prime due soluzioni non saranno percorribili, o se chi viene fermato è ritenuto di particolare pericolosità sociale, finirà in un penitenziario. La convalida degli arresti avverrà entro 48 ore e non più entro le 96. Si allunga di 6 mesi la possibilità di scontare la pena residua ai domiciliari (prima era di 12 ora diventa di 18 mesi). E ancora, gli Ospedali psichiatrici giudiziari (gli opg) chiuderanno entro il 31 marzo 2013. Inoltre, si dà anche ai parlamentari europei la possibilità di accedere alle celle di sicurezza e agli istituti di pena in visita ai detenuti. Nel testo, con il passaggio al Senato, è stata infine introdotta la cosiddetta norma Lusi che retrodata al primo luglio 1988 (e non più a partire dal 24 ottobre 1989) la possibilità di chiedere risarcimento per ingiusta detenzione. Il governo ha però accolto un ordine del giorno Pdl, Pd e Terzo Polo per rivedere la norma.