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Decreto. Aiuti bis, via libera del Senato. Superbonus più semplice

Redazione Internet martedì 13 settembre 2022

L'aula del Senato durante la discussione del decreto Aiuti bis

Via libera oggi con "voto unanime" delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato al decreto Aiuti bis, dal valore di 17 miliardi, che contiene anche le modifiche del governo al Superbonus. La discussione è poi subito passata al Senato, che ha approvato l'emendamento al decreto che modifica e semplifica appunto le norme del superbonus. Alla fine Il decreto legge è stato approvato con 182 sì, nessun contrario e 21 astenuti. Giovedì è prevista l'approvazione definitiva alla Camera.

Per il Superbonus si prevede che 'la responsabilità in solido nella cessione dei crediti dei bonus edilizi e superbonus si configura solo se il concorso nella violazione avviene con dolo o colpa grave'. Soddisfazione è stata espressa dal presidente dell'Abi (Associazione bancaria italiana), Antonio Patuelli. Che però avvert: È ora importante che l'Agenzia delle Entrate adegui il contenuto della Circolare dello scorso giugno, in modo che si creino le condizioni più favorevoli per l'acquisto dei bonus edilizi.

Prorogato fino al 31 dicembre lo smart working per i fragili e per i genitori di figli con meno di 14 anni.

Cancellata la qualifica di "docente esperto", per il quale resta solo l'incentivo economico.

Nel Dl Aiuti inoltre non entra l'attesa stretta sulle delocalizzazioni, forse sarà nel decreto Aiuti 'ter'.


Così dopo che il decreto si era impantanato a palazzo Madama per il rifiuto di M5s e Cal di ritirare gli emendamenti depositati e dopo i timori del Governo per la possibile perdita di 17 miliardi di risorse, oggi la strada sembra in discesa circa l'approvazione del testo che dovrà poi passare al vaglio di Montecitorio.

Nella proposta formulata dal governo è stata tolta la responsabiltà in solido per le imprese tranne che nei casi di dolo e per i soggetti suscettibili di sanzioni antimafia. Come chiesto dal M5s nel provvedimento non ci saranno oneri a carico dello Stato. Il via
libera definitvo dell'esecutivo è arrivato stamane.

Questo il testo: viene introdotto l'articolo 33 bis (Semplificazioni in materia di cessione dei crediti ai sensi dell'articolo 121 del
decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77). Con esso si specifica che "in presenza di concorso nella violazione" ma solo se "con dolo o colpa grave" non si può accedere al beneficio. Si tratta di disposizioni che "si applicano esclusivamente ai crediti per i quali sono stati acquisiti, nel rispetto delle previsioni di legge, i visti di conformità, le asseverazioni e le attestazioni".

Sciolto anche il nodo che riguardava gli 'insegnanti esperti'. Come chiesto da Leu con Loredana De Petris e dai 5 Stelle, viene
riferito, è stata inserita la previsione della contrattazione collettiva per cui per accedere alla qualifica bisoga essere "stabilmente incentivati nell'ambito di un sistema di progressione di carriera che a regime sarà precisato in sede di contrattazione collettiva. Questa funzione non ne comporta altre, al di fuori dell'insegnamento.

Le critiche​

"Le nostre rivendicazioni le porteremo anche al nuovo Governo, ma intanto c'è bisogno di assumere decisioni subito: non possiamo aspettare i prossimi mesi e la Finanziaria che verrà. Le persone ora stanno male, ora sono vessate dall'inflazione, ora sono sommerse dalle bollette. Eppure il decreto aiuti bis continua a prevedere solo 2 miliardi e mezzo su 17 a favore di lavoratori e pensionati". Lo ha affermato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, parlando al congresso della Uil Calabria e
ribadendo, dunque, "il giudizio di insufficienza nei confronti di questo provvedimento".