EDILIZIA. Decolla anche il piano casa Prime risorse per 4,4 miliardi
Nel decreto, dunque, c’è un capitolo specifico dedicato a queste urgenze. A ciò si aggiunge anche un sostegno all’edilizia sociale. Il premier ha confermato le indiscrezioni delle ultime settimane, ufficializzando un accordo con Cassa depositi e prestiti per rilanciare il settore edile «e far ripartire la crescita». Il settore degli immobili sarà aiutato anche con il piano elaborato del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Il finanziamento iniziale sarà di 4,4 miliardi (a carico della Cdp, escusi 400 milioni di 'interventi sociali') ma nei mesi successivi l’investimento potrebbe anche essere raddoppiato. La misura dedicata agli under 35, in particolare, dovrebbe andare a modificare il regolamento del 2010 (numero 256) che in questi anni è riuscito a erogare prestiti immobiliari ad appena un centinaio di coppie sposate e con contratti a tempo determinato. Il 'vecchio' fondo non ha avuto il successo sperato per le successive condizioni sfavorevoli di mercato che avevano reso di fatto non erogabili i finanziamenti alle condizioni previste (Euribor +150 o 120 punti base a seconda della durata del mutuo).
Con il nuovo provvedimento si passerebbe, invece, al tasso benchmark (di riferimento) quello effettivo globale medio rilevato dalla Banca d’Italia ai fini del calcolo delle soglie d’usura. Tradotto: significa che le condizioni proposte dovrebbero essere più vantaggiose perché in linea con il mercato. Il progetto prevede il coinvolgimento anche di Abi e Ance. L’intenzione di considerare l’edilizia un settore strategico per la risalita generale dell’economia del Paese inorgoglisce i rappresentati del comparto. Il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, ha definito gli strumenti previsti dal governo Letta «fondamentali per ridare alle famiglie la possibilità concreta di acquistare casa». Pagamenti P.A., incentivi energetici a favore di ristrutturazioni, l’anticipazione negli appalti pubblici e adesso i mutui e l’Imu sull’invenduto: per il numero uno dell’Ance sono «tutti tasselli di un puzzle che si sta ricomponendo, il cui disegno finale è la crescita e il recupero di competitività».