Genova. Un decalogo contro l'azzardo
Ecco il decalogo completo di Monsignor Granara 1 - Chiedo l'eliminazione delle campagne pubblicitarie, ingannevoli e ipocrite, dagli organi di comunicazione. 2 - Frequenterò e utilizzerò per le mie esigenze solo locali pubblici privi dell'azzardo. Suggerirò ad amici e conoscenti di fare altrettanto per sostenere esercizi pubblici virtuosi e contestare altri. 3 - Esigo norme precise di tutela da parte dello Stato nei confronti delle "persone a rischio" (minori, anziani, inguaiati in cerca di fortune ...). 4 - Chiedo che il "compulsivi del gioco", veri e propri ammalati e dipendenti, siano curati a spese dello Stato come per altre malattie/dipendenze sociali. 5 - Propongo un sostegno economico dallo Stato per gli esercizi virtuosi che si liberano dalle fonti di entrata da azzardo. 6 - Contesto e rifiuto le offerte di espressioni dell'azzardo (v. gratta e vinci offerti dalle poste, dagli autogrill e da altri pubblici uffici). 7 - Se trovo accanto a me persone deboli (giovani, anziani, persone plagiabili ...) prossimi o già coinvolti nell'azzardo, mi impegno, nel rispetto della loro libertà, a fare opera di amicale dissuasione. 8 - Sostengo il dovere/opportunità per tutte le iniziative anti azzardo di convergere TUTTI per uno sforzo comune in organismi unitari come la Consulta Comunale permanente sull'azzardo.9 - Come regolare contribuente, esigo che tutti gli operatori del settore dell'azzardo rispettino le leggi vigenti in materia, siano sottoposti al totale rispetto - senza sconti o condoni - delle norme fiscali, compreso il rimborso dei loro debiti pregressi con l'erario pubblico.10 - Richiedo il "cambio radicale di rotta" (dichiarato peraltro dallo stesso Capo del Governo!) in materia legislativa. Sia, non solo "radicale" ma anche "immediata", una legge quadro che riordini la materia in termini etici e di "vero bene comune".