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Covid. Dall'iniezione al certificato: ecco come funziona il «pass verde»

Redazione Romana mercoledì 28 aprile 2021

Il certificato vaccinale è già in vigore dal 26 aprile, in coincidenza con il ritorno di quasi tutte le regioni in zona gialla. Sarà il 'lasciapassare' per gli spostamenti tra regioni di colore diverso (ma anche in zone dedicate degli ospedali). C’è chi, come Silvio Brusaferro, portavoce del Cts, propone di chiamarlo green certificate per non dare l’idea che sia un lasciapassare indiscriminato. E il Garante ha sollevato problemi sulla privacy. Ecco alcune informazioni utili.

COME VIENE RILASCIATO?

La struttura sanitaria che effettua la vaccinazione rilascia un attestato in forma cartacea su richiesta dell’interessato. Ma il vero e proprio certificato sarà inserito nel fascicolo sanitario elettronico.

COME OTTENERLO?

Non esiste per ora un modulo unico da scaricare. Il pass si può avere solo se si verifica una delle tre condizioni: essere vaccinati avendo completato l’intero ciclo di somministrazioni previsto (quindi le due dosi, se richieste); aver contratto il Covid ed essere guariti; aver fatto un tampone antigenico o molecolare nelle ultime 48 ore ed essere risultati negativi. Chi fa il tampone può richiedere il certificato dove lo effettua, anche in farmacia. I bambini sotto i due anni non hanno bisogno del certificato.

SI POTRA’ SCARICARE?

Il certificato sarà in formato digitale o cartaceo. In entrambi i casi è gratuito. Avrà una firma digitale e un codice Qr. Per scaricarlo dal fascicolo sanitario elettronico sarà necessario avere lo Spid.

QUANTO DURA?

Sei mesi per i vaccinati (a partire dalla data del decreto per chi è stato immunizzato prima) e i guariti. Quarantotto ore per chi si sottopone a test antigenico o molecolare con esito negativo. La validità del pass cessa se l’interessato risulta di nuovo positivo. Chi ha completato la vaccinazione prima dell’entrata in vigore del provvedimento, e non ha ricevuto certificazione, può chiederla alla struttura sanitaria, alla Regione o alla Provincia.

COSA SUCCEDE QUANDO SCADE?

Si ipotizza un’estensione della durata. I tecnici lavorano a ipotesi come una proroga eseguendo un test sierologico.

A COSA VA INCONTRO CHI LO FALSIFICA?

Rischia fino a otto anni di carcere. Secondo il decreto, infatti, per tutti i reati di falso che riguardano la certificazione verde Covid-19 le pene previste dal codice penale, sei anni, sono aumentate di un terzo.

QUALE RAPPORTO C’E’ CON IL PASSAPORTO EUROPEO?

Se ne discute in contemporanea con l’Italia anche nel Parlamento Europeo. I criteri previsti per ottenerlo sono praticamente gli stessi (e le stesse anche criticità sulla privacy). Dovrà infatti essere omogeneo per garantire lo stesso trattamento a livello europeo. Gli europarlamentari intendono impegnare i governi degli Stati membri sul rispetto dei dati sensibili. E a rendere i test gratuiti, scongiurando discriminazioni tra i cittadini. Il voto in plenaria è atteso oggi.