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Verso le elezioni regionali del 31 maggio. Puglia al voto, dal caso Ilva al boom delle startup

Luca Mazza sabato 23 maggio 2015
Da una parte ci sono gli investimenti nelle energie rinnovabili, dall’altra c’è il caso emblematico dell’Ilva di Taranto che ha prodotto effetti devastanti per l’inquinamento ambientale della zona. Poi c’è la vivacità culturale e turistica creatasi negli ultimi anni (grazie soprattutto a rassegne cinematografiche di successo e a un mare del Salento divenuto sempre più meta estiva per milioni di cittadini italiani e stranieri), ma c’è pure una perdita costante di posti di lavoro. Così come l’export in crescita (+9,4% nel 2014) e il fiorire di start-up innovative in vari settori, sono elementi che stridono con un’economia locale che in cinque anni ha bruciato 13 punti di Pil. È una Puglia a due facce quella che si appresta a rinnovare il presidente e la giunta nel voto di domenica prossima, 31 maggio. Dopo due mandati di Nichi Vendola, i principali candidati a prendere il posto del leader di Sel sono l’ex sindaco di Bari Michele Emiliano per il Pd, Francesco Schittulli (sostenuto dal dissidente azzurro Raffaele Fitto, Ncd-Area Popolare e Fratelli d’Italia) e la senatrice Adriana Poli Bortone (appoggiata, oltre che da Forza Italia, dalla lista 'Noi con Salvini'). Netto favorito, anche in virtù della spaccatura del centrodestra, è l’ex sindaco di Bari Emiliano. Nutre poche speranze di vittoria la 28enne Antonella Laricchia, candidata di M5S. Comunque, come si accennava, la regione alterna luci e ombre a seconda delle aree a cui si guarda. Una delle ferite principali è rappresentata dalla penuria di lavoro, soprattutto per le nuove generazioni. Secondo i dati Eurostat relativi allo scorso anno, la Puglia è tra le dieci regioni d’Europa 'maglia nera' per la disoccupazione giovanile. Il 59,7% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni è a spasso. Anche il tasso generale è elevato: attorno al 20% (8 punti in più della media nazionale e in linea con il resto del Mezzogiorno). La logica conseguenza è stato il progressivo impoverimento della popolazione: il 28% vive sotto la soglia di povertà.  Per frenare l’emorragia di posti e la fuga dei cervelli, un mese fa la Regione e la Chiesa di Puglia hanno siglato un protocollo. Alcune risorse messe a disposizione dall’ente locale verranno coniugate con quelle del 'Progetto Policoro', un’iniziativa promossa dalla Cei dal 1995 e che in vent’anni ha migliorato le condizioni lavorative di migliaia di giovani del Sud. «Solo in Puglia, grazie alla nostra opera, sono nate più di 150 attività tra consorzi, cooperative e piccole imprese racconta don Lucio Ciardo, coordinatore regionale del Progetto Policoro -. La difficoltà dei ragazzi a costruirsi un futuro professionale è uno dei problemi principali del territorio. Noi, oltre a creare opportunità concrete, cerchiamo di non far perdere a questi giovani la speranza di farcela».  Ma ci sono alcuni progetti che hanno riscosso successo anche fuori dai confini nazionali. Tre ingegneri della provincia di Taranto, per esempio, hanno lanciato Niteko, una start-up innovativa che si occupa di tecnologia a Led. Applicando l’invenzione di una luce 'fredda' all’illuminazione stradale e industriale, è stato realizzato un prodotto che abbatte dell’80% i costi energetici e ha un impatto minimo sull’ambiente. La loro idea oggi è stata esportata in buona parte del mondo: dall’America Latina al Medio Oriente. «Con il nostro lavoro vogliamo migliorare la qualità della vita delle persone e la strada da fare è ancora lunga», commenta Griuseppe Vendramin, uno dei tre fondatori.  Molti passi in avanti sono stati compiuti anche nell’informatica. «La Puglia sta diventando sempre più all’avanguardia nella proposta di innovazioni che riguardano la formazione, la diagnosi, l’assistenza e il superamento delle distanze digitali per anziani, bambini e disabili», racconta Mimmo Dormio, fondatore di Help Computer, una realtà attiva da anni sul territorio che collabora con decine di giovani imprese per individuare e distribuire dispositivi software e hardware in grado di abilitare diverse funzioni e sviluppare competenze mediante l’utilizzo della tecnologia.   Altro caso virtuoso, stavolta in campo ambientale, è quello del 20enne Antonio Parrotto. Questo ragazzo classe 1994 di Casarano (Lecce) qualche mese fa ha fondato la Gp Renewable, un’azienda che produce piccole turbine eoliche da installare sui tetti. Grazie alla sua idea brillante nell’ambito delle energie rinnovabili, Parrotto ha dato lavoro a 15 persone, ha chiuso il primo anno di attività con 300mila euro di profitto e ha cominciato a esportare in Brasile. Parlando di ambiente, però, è impossibile ignorare la questione Ilva. Pochi giorni fa, grazie al provvedimento del gip, sono stati sbloccati gli 1,2 miliardi di euro sequestrati ai Riva e che serviranno anche per la bonifica dell’area. Tuttavia l’opera di risanamento rischia di essere ancora lunga e complessa.  Dalle politiche ambientali fino a quelle per il lavoro, passando per un’opera di contrasto alla povertà, sono tanti i fronti caldi che il prossimo presidente della Regione dovrà affrontare. Durante la campagna elettorale, purtroppo, i temi 'chiave' sono rimasti confinati ai margini del dibattito politico, surclassati da polemiche sterili tra i vari candidati. La speranza è che, a elezioni concluse, si verifichi il contrario.