Il caso. Il biglietto, il capotreno accoltellato, lo sciopero: cosa è successo a Genova
Il tabellone dei treni in stazione, a Genova
Ha chiesto i biglietti a due giovani che ne erano sprovvisti e che l'hanno violentemente aggredito, ferendolo con numerose coltellate. Ancora un'aggressione ai danni di un ferroviere, questa volta a Genova. Vittima un capotreno di 44 anni, ferito in modo grave da un egiziano di 21 anni. Con lui una minorenne nata a Genova da una famiglia di origine egiziana. I due giovani sono stati fermati subito dopo dai carabinieri del nucleo radiomobile. Come non mai prima, questa volta è scattata la protesta dei sindacati che hanno proclamato otto ore di sciopero per la giornata di martedì. L'astensione dal lavoro riguarderà la fascia dalle 9 alle 16.59 per il personale di Trenitalia, Fs Security, Trenitalia Tper, Ntv-Italo, Trenord.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, la vittima dell'accoltellamento stava chiedendo i biglietti sul treno quando, all'altezza della stazione di Genova Rivarolo, si è avvicinato alla coppia dei giovani passeggeri. Ne è nata una discussione, il capotreno li ha fatti scendere e a quel punto il maggiorenne ha tirato fuori il coltello e lo ha colpito due volte. La coppia è poi scappata. Il convoglio è stato fermato per consentire i soccorsi ed è arrivato prontamente il personale mandato dalla centrale operativa del 118 insieme all'automedica. Stabilizzato sul posto, il dipendente di Trenitalia è stato portato in codice rosso all'ospedale Villa Scassi di Genova. Non sarebbe in pericolo di vita visto che i due fendenti non hanno raggiunto organi vitali. Gli aggressori sono stati individuati subito dopo dalle pattuglie dei carabinieri che hanno operato insieme agli agenti della polizia ferroviaria. I due sono stati fermati e interrogati in caserma.
L'ennesima aggressione al personale ha fatto scattare la reazione dei sindacati che hanno proclamato uno sciopero di otto ore per martedì quando «saranno garantiti i servizi minimi come previsto dalla legge e dalla disciplina di settore». Le sigle sindacali denunciano che «questa è l'ultima di una lunga serie di aggressioni al personale mobile registrate negli ultimi mesi». E a tutt'oggi «non si è apprezzato alcun intervento a tutela del personale e neanche un maggiore controllo dei treni da parte delle forze dell'ordine».
Sullo sciopero interviene anche la Commissione di garanzia sugli scioperi. «Pur riconoscendo la sussistenza dei requisiti» di «gravi eventi lesivi della incolumità e della sicurezza dei lavoratori», il Garante rivolge «un forte appello al senso di responsabilità dei soggetti proclamanti, affinché riducano significativamente la durata dell'astensione, fino a ricondurla ad una dimensione meramente simbolica».
A stretto giro la risposta dei sindacati, che confermano lo sciopero di otto ore. «Riteniamo che sarebbe irresponsabile e contraddittorio da parte delle organizzazioni sindacali, anche nei confronti dell'utenza oltre che dei lavoratori, compromettere la portata della mobilitazione - si legge in una nota di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti-. Non porremmo il giusto accento ad un episodio di violenza inaudita, tutt'altro che “simbolico”, sia per milioni di viaggiatori che intendiamo salvaguardare, sia per il lavoratore vittima dell'ignobile aggressione», sottolineano i sindacati nella missiva inviata al Garante. «Il vostro atto, oltre ad avere contribuito ad inasprire il clima tra i ferrovieri, sembra evidenziare un palese ed imbarazzante scollamento tra le sensibilità di quella che dovrebbe essere un'Istituzione di Garanzia ed il mondo reale, in cui i lavoratori rischiano di morire assassinati nello svolgimento delle loro mansioni», accusano le sigle sindacali, rimandando al mittente l'invito del Garante.