I tentativi di Giulio Tremonti di condividere con maggioranza e governo le linee guida di manovra e riforma fiscale ottengono l'effetto contrario a quello desiderato: anziché evitare polemiche e fibrillazioni, infatti, le bozze del ministro dell'Economia fanno deflagrare le tensioni finora rimaste sotto traccia, portando alla luce lo scontento di quei ministri che, sostenuti dal premier, mal sopportano l'atteggiamento del titolare di via XX settembre.
E' Guido Crosetto, sottosegretario alla Difesa e fedelissimo del premier, a dar voce al malumore di quanti finora hanno solo sussurrato il loro disappunto verso il Professore. L'affondo dell'ex responsabile economico di Fi, e' durissimo: ''Le bozze filtrate sulla manovra andrebbero analizzate da uno psichiatra'', tuona il sottosegretario, secondo il quale e' ormai ''evidente'' che Tremonti vuole ''far saltare banco e governo''. Nel mirino c'e' l'intera politica economica di via XX settembre: ''Ha tenuto in vita il Paese, ma mettendolo in coma farmacologico'', senza capire che ''l'economia reale andava aiutata'' invece di essere bloccata con regole ''di oppressione fiscale'', mentre si ''flirtava'' con grandi banche e gruppi. All'attacco segue un appello che suona come un ultimatum: ''E' una persona intelligente, lo dimostri proponendo un progetto serio al Cdm e alle Camere''. Ma nel farlo ''sia aperto ai miglioramenti'' perche' ''non è il depositario del verbo'' e - aggiunge con un riferimento alle distanze con la Lega -, sono finiti i tempi in cui si approvava una ''cartellina vuota''. L'ultimo affondo e' sui tagli alla politica: ''Mi sono stufato di sentire pontificare chi predica benissimo e razzola malissimo: l'unico ministero che non ha subito tagli alla spesa corrente, ma anzi l'ha aumentata, è il suo!''. Un attacco senza precedenti al quale il Professore decide di non rispondere. Di manovra parla in giornata anche Silvio Berlusconi, ma in termini molto generali e certamente piu' pacati: ''Dobbiamo proseguire nella politica di prudenza e di rigore'', afferma il premier, che conferma gli impegni sia con l'Europa per il pareggio di bilancio, che con le famiglie per un alleggerimento della pressione fiscale.