Roma. Crolla tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami al foro romano
Ora si presenta così: invasa dalla travi di legno con l'altare che si vede appena. È infatti crollato quasi interamente il tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, nei pressi del Campidoglio a Roma. Un crollo, avvenuto poco prima delle 15 con la chiesa chiusa al pubblico, che ha danneggiato anche il sottostante Carcere Mamertino dove una trave della copertura ha sfondato il pavimento. «Alcuni frammenti del tetto - ha spiegato l'ingegnere dei vigili del fuoco Luigi Liolli, che sta operando insieme ai carabinieri e ai tecnici del Mibac - hanno colpito una parte dell'altare. Una trave ha poi lesionato anche il Carcere Mamertino».
È crollato quasi tutto il tetto, «più di tre quarti», ha spiegato poi il vicecomandante dei vigili del fuoco di Roma Marcello Lombardini e «la copertura in legno ha danneggiato le parti interne della volta sottostante». Parti che si sono accumulate quasi tutte al centro della piccola chiesetta. L'edificio di culto, aperto solo in occasione dei matrimoni e per questo senza feriti nel crollo, fu completata nel 1663 da Antonio Del Grande. Venne restaurata nel 1886, con la costruzione di una nuova abside. L'interno è a navata unica con due cappelle per lato. Tra le opere più notevoli da ricordare, una Natività di Carlo Maratta del 1651.
La chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, precisa inoltre la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo Alfonsina Russo, «è di proprietà del Vicariato. La manutenzione è di competenza della soprintendenza archeologica del Mibac. Al parco del Colosseo compete invece il sottostante Carcere Mamertino».
Il ministro per i Beni Culturali sta seguendo fin dall'inizio la vicenda del crollo del tetto della chiesa, in contatto costante con il segretario generale del ministero Giovanni Panebianco che sta coordinando le operazioni di emergenza. Sul posto sta arrivando anche il sottosegretario Gianluca Vacca.