Attualità

Crisi. E al forno si lascia il «pane in attesa»

Annalisa Guglielmino martedì 25 marzo 2014
​Caffè sospeso? E perché non il pane? L'usanza tornata in voga in tempi di crisi (e forse mai estinta specialmente nel Sud Italia) di lasciare al bar un caffè pagato per un prossimo cliente, si applica da oggi al pane, in quattro - per ora - forni siciliani.L'idea è venuta alla onlus messinese Invisibili. In tempi di crisi (al Sud più tangibili che al Nord) il pane è diventato bene primario difficile da acquistare per alcuni. Anche se costa pochi spiccioli (al Sud, più che al Nord...). Così bastano poche monete lasciate dai clienti in una cassetta sul bancone. A sua volta il panettiere mette in una cesta sullo stesso bancone dei panini freschi, pronti, nel loro sacchetto, per le persone in difficoltà, segnalate dall'associazione. L'iniziativa è partita solo da una settimana, ma nel contenitore predisposto da Simona Bronchi, titolare di uno dei panifici aderenti, La spiga d'oro, ci sono già molte monete lasciate in attesa che si presenti qualcuno a riscuotere il sacchetto: «Sia i clienti abituali che gli avventori, sono stati incuriositi dal progetto. Di solito lasciano dai cinquanta centesimi a un euro». Per ora solo poche persone sono andate a chiedere di riscuotere i panini lasciati in offerta: «Non è facile per le persone venire qui a chiedere il sacchetto di pane gratuito. C'è chi si vergogna e magari delega qualcun altro. Altri sono venuti a riscuotere i panini. Con molta dignità. Perché non è colpa loro se non riescono più nemmeno a comprare il pane». Quotidiano.