Attualità

Ddl Cirinnà. Criprini (M5s): la base dice no alle adozioni

Luca Mazza lunedì 8 febbraio 2016
​«Nelle ultime ore migliaia di cittadini ci hanno letteralmente bombardato di e-mail, commenti sui social network e telefonate per esprimere il loro totale disaccordo sulla stepchild adoption e su qualunque tipo di adozione per le coppie omossessuali. Credo sia stata soprattutto questa pressione dal basso a far prendere la saggia decisione di lasciare libertà coscienza a tutti i nostri parlamentari sull’intero ddl Cirinnà». Tiziana Ciprini, deputata del Movimento 5 Stelle, è stata tra i pochissimi esponenti pentastellati tra Montecitorio e Palazzo Madama che si è dichiarata contraria in tempi non sospetti sul punto chiave del disegno di legge in questione. Del resto, insieme ad altre due colleghe della Camera, ha partecipato a metà gennaio a una riunione del comitato "Parlamentari per la famiglia", coordinato dal deputato Alessandro Pagano di Ncd. E adesso - in un momento in cui si parla di "base in rivolta sul Web" - Ciprini ci tiene a puntualizzare che c’è pure «un gran numero di elettori del Movimento preoccupato per gli effetti negativi del varo di una legge sulle unioni civili strutturata in questo modo. Si sono fatti sentire anche loro».Come giudica il dietrofront di Grillo e Casaleggio?È stato posto rimedio a una falla metodologica. Perché altrimenti, in base a un sondaggio online del 2014 dove il tema delle adozioni non era presente, avremmo dovuto votare in blocco il ddl Cirinnà. Direi che con la libertà di coscienza è stata presa la decisione più giusta.A questo punto l’articolo 5 sulla stepchild andrebbe stralciato?Assolutamente sì. Perché fa da apripista a una pratica che mette i brividi come quella dell’utero in affitto. Quella arrivata nell’aula del Senato adesso mi sembra una proposta di legge ad personam per il senatore Sergio Lo Giudice, che avrebbe voluto sanare così la sua situazione.Che cosa propone di fare sulle adozioni?Si deve immaginare un percorso diverso, magari una legge ad hoc. L’importante è che restino ben distinte dalle unioni civili.Con la cancellazione della parte relativa "all’adozione del figlio del partner" il ddl Cirinnà diventerebbe una buona legge? Non credo che basti. Resto perplessa su alcuni passaggi degli articoli 2 e 3. Perché non sono favorevole all’equiparazione tra unioni civili e matrimonio, mentre nel testo ci sono alcuni rimandi e sovrapposizioni. Inoltre bisogna valutare con estrema attenzione se l’entrata in vigore del provvedimento rischia comunque di creare storture giuridiche con l’istituzione di troppe fattispecie diverse tra matrimonio, unioni civili, convivenze omosessuali senza unioni civili, coppie eterosessuali non sposate e conviventi, single... È un tema sensibile che va approfondito bene. Occorre ascoltare i pareri dei costituzionalisti.In realtà molti presidenti e vice presidenti della Consulta si sono già espressi...Sì, ho letto varie tesi. Ripeto: c’è ancora un po’ di tempo per riflettere e capire. Voglio sfruttarlo.Alcuni sostengono che quella di Grillo e Casaleggio sia soprattutto una mossa politica per mettere in difficoltà Renzi. Lei lo esclude?Non so se si sia ragionato anche sull’opportunità di fare o meno da "stampella al Pd" (come si dice in gergo politico) su un tema tanto delicato. So invece che un piccolo gruppo di deputati e senatori – di cui faccio parte – si è confrontato con alcuni membri del direttorio, a cui sono state riportate sia le osservazioni critiche degli attivisti sia l’anomalia di prendere per valida la votazione online del 2014. Poi è arrivato il post sul blog.Crede con il "liberi tutti" dei fondatori possa aumentare il numero dei "no" del M5S al Senato sulla stepchild?Finora si sono esposti solo in due o tre, altri si sono limitati ad avanzare qualche dubbio nell’ultima assemblea riservata ai senatori. Adesso, però, la situazione è cambiata. E spero che il fronte del no alla stepchild adoption possa crescere.