Covid-19. 21.261 contagi e 376 morti nelle ultime 24 ore
Il bollettino di oggi: 359.214 tamponi processati. Tasso positivi al 5,9%
Nelle ultime 24 ore sono stati 21.261 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 21.932. Aumentano i tamponi effettuati: 359.214, contro i 331.154 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi - quindi molecolari più antigenici rapidi - è al 5,9% (venerdì era al 6,6%). Sono 376 i morti, 10 i pazienti in più in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del ministero della Salute del 3 aprile. I nuovi casi sono sparsi in tutte le regioni: in testa la Lombardia con 4.132, poi la Campania con 2.314 e la Puglia con 2.142. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono in totale 3.714, con 234 nuovi ingressi.
Vittime, tamponi e guariti
In Italia, dall'inizio della pandemia, le persone risultate positive al coronavirus, compresi guariti e deceduti, sono 3.650.247. Le vittime in totale sono 110.704, con 376 decessi nelle ultime 24 ore (ieri 481). I guariti, sempre nelle ultime 24 ore, sono 21.311, per un totale di 2.974.688. I ricoverati con sintomi sono 28.489 (-215). Sono invece 532.652 le persone in isolamento domiciliare (-235). I tamponi sono in tutto 50.949.110 - di cui 40.872.898 processati con test molecolare e 10.076.212 con test antigenico rapido -, in aumento di 359.214 rispetto al 2 aprile. Le persone testate sono finora 23.272.337, al netto di quanti tamponi abbiano fatto.
Le vittime
Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, per quanto riguarda le vittime se ne registrano: 31.056 in Lombardia, 10.714 in Veneto, 5.509 in Campania, 12.078 in Emilia-Romagna, 10.422 in Piemonte, 6.747 nel Lazio, 5.428 in Toscana, 4.896 in Puglia, 4.676 in Sicilia, 3.358 in Friuli-Venezia Giulia, 3.898 in Liguria, 2.666 nelle Marche, 1.135 nella Provincia autonoma di Bolzano, 2.166 in Abruzzo, 1.261 in Umbria, 837 in Calabria, 1.241 in Sardegna, 1.295 nella Provincia autonoma di Trento, 450 in Basilicata, 444 in Molise, 427 in Valle d'Aosta.
Vaccini
Sono 10.949.510 le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Italia, l'85,6% del totale di
quelle consegnate: 12.790.080 (nel dettaglio 8.709.480 Pfizer/BioNTech, 1.328.200 Moderna e 2.752.400 AstraZeneca).
Le somministrazioni, effettuate in 2.096 centri in tutta la penisola, hanno riguardato 6.505.211 donne e 4.444.299 uomini.
Le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi sono 3.417.353. È quanto si legge nel report online del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria aggiornato alle 19:31 di oggi.
Le dosi sono state somministrate a 3.060.779 operatori sanitari, 501.358 unità di personale non sanitario, 568.614 ospiti di strutture residenziali, 3.737.732 over 80, 234.394 unità delle forze armate, 1.054.150 unità di personale scolastico; la voce "altro" comprende 1.792.483 persone.
Le mutazioni del coronavirus sono ormai diffuse in Italia e vengono monitorate dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss). "La principale preoccupazione sono le varianti, quella inglese è arrivata all'86,7% di prevalenza e ha una capacità diffusiva maggiore del 37% rispetto al ceppo originario", ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza. “Il virus è più veloce di quello precedente perché questa variante inglese ha 'sostituito' quasi totalmente il vecchio ceppo".
La circolazione di varianti a maggior trasmissibilità è "largamente dominante nel Paese il che indica la necessità di non ridurre le attuali misure di restrizione", si legge nel monitoraggio Iss-ministero della Salute. Inoltre, i dati di incidenza e trasmissibilità, "seppure in lieve decremento, uniti al forte sovraccarico dei servizi ospedalieri richiedono di mantenere rigorose misure di mitigazione nazionali accompagnate da puntuali interventi nelle aree a maggiore diffusione".
"La variante brasiliana ci preoccupa di più, non corre di più della variante Uk ma è concentrata nell'Italia centrale, con punte del 20%. Uno sforzo di contenimento di questa variante va fatto. Le misure riescono ad arginare in parte la corsa di queste varianti che pero fatichiamo a contenere", ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.
A livello regionale, calano i ricoveri di pazienti Covid-19 in Emilia-Romagna, con oltre 120 persone in meno nei reparti, ma in regione si contano altre 38 vittime col coronavirus, tra cui una donna di 46 anni della provincia di Parma, una 52enne del Reggiano e un 58enne nel Bolognese. I nuovi casi giornalieri sono in linea con i giorni scorsi: si attestano a 1.789 su un totale di 31.848 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. L'età media si abbassa leggermente: 43,5 anni.
In Lombardia nelle ultime 24 ore si sono registrati 4.132 casi di covid e 97 morti. Dall'inizio dell'epidemia i decessi salgono a 31.056. I tamponi processati sono 57.954. I pazienti covid in terapia intensiva aumentano di 5 unità a 862 mentre i ricoverati scendono a 6.660 (-43).
Scendono del 44 per cento i nuovi contagi Covid accertati nelle ultime 24 ore in Umbria, dove prosegue il calo degli attualmente positivi e dei ricoverati. I nuovi casi sono 106 e si registra una vittima. Gli attualmente positivi passano da 4.754 a 4.627 (-127). I ricoverati sono in tutto 370 (-10) di cui 53 (-1 ) in terapia intensiva.
Trend in discesa anche per il Veneto, dove sono 1.563 i nuovi casi. Gli attuali positivi sono 37.503. Si registrano 32 decessi. Nei reparti ordinari sono ricoverati 1.652 pazienti (-279), in terapia intensiva i ricoverati sono 286 (-13).
Tornano invece ad aumentare i contagi e i ricoverati Covid in Sardegna, dove si registra anche un decesso. Il bollettino segnala 328 nuovi contagi. I pazienti in reparti ordinari Covid sono 255 (+11), mentre sono 38 (+3) quelli in terapia intensiva.