Covid. Rt sotto 1, ma intensive piene. Dal 6 Veneto, Marche e Trentino in arancione
Il reparto Covid di terapia sub intensiva dell'ospedale Loreto mare a Napoli. Da mesi i venti posti del reparto sono tutti occupati da pazienti che hanno contratto il virus
Come ogni venerdì, è il giorno del Monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore della Sanità e del ministero della Salute sulla situazione Covid in Italia. Cominciamo dalle buone notizie: l'Rt (tasso di trasmissibilità) scende finalmente sotto la soglia di 1, passando da 1,08 a 0,98. Cala anche l'incidenza: dai 240 nuovi casi ogni 100mila abitanti si scende a 232 nell'ultima settimana. Resta comunque ancora lontana da livelli di tranquillità (50 nuovi casi ogni 100mila abitanti). Aumentano anche i contagi rilevati da tracciamento: un segnale che si comincia a riprendere, almeno un poco, il controllo della diffusione dell'epidemia. Ma l'ottimismo si ferma qui. Aumenta, infatti, il tasso di occupazione delle Terapie intensive, da settimane oltre la soglia critica fissata al 30% (tale da consentire di poter curare anche i pazienti non Covid).
A livello nazionale l'occupazione delle intensive è "complessivamente in aumento e sopra la soglia critica", al 41% contro il 39% della scorsa settimana. E aumentano le Regioni e Province autonome con un tasso di occupazione in Terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia: sono 14, contro le 12 della settimana precedente. In totale il numero di ricoverati in rianimazione è "ancora in aumento da 3.546 (dato al 23 marzo) a 3.716 (dato al 30 marzo)". È inoltre ancora in salita, e sopra la soglia critica, anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale (44%) con un aumento nel numero dei ricoverati: da 28.428 della scorsa settimana a 29.231 (al 30 marzo).
Brusaferro: sulla scuola facciamo un investimento, attenti al resto
"Nell'ultimo periodo la curva epidemica inizia a decrescere ma si tratta di una decrescita molto lenta" chiosa il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. E ha aggiunto: "L'apertura delle scuole necessita di misure molto strette di controllo. L'incidenza ancora elevata mostra una tendenza a decrescere, possiamo immaginare di poter tenere questa situazione mantenendo contemporaneamente un rigoroso rispetto delle altre misure. Facciamo un investimento sulla scuola, che richiede grande attenzione in tutto il resto".
Da martedì 6 in arancione Veneto, Marche e Trentino
Sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore dopo i tre giorni di area rossa nazionale previsti per il 3, 4 e 5 aprile. A partire da martedì 6 aprile le regioni Marche e Veneto e la Provincia Autonoma di Trento passano in area arancione.
La provincia di Bolzano è invece tornata a colorarsi di "rosso scuro" sulla mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che indica il rischio Covid in tutta l'Europa. E in Sardegna sono 13 i comuni in lockdown, fra i quali ora anche Pula.
Arrivati 1,3 milioni di dosi di AstraZeneca
Dopo l'allarme lanciato ieri da alcune Regioni per lo scarseggiare delle dosi dei vaccini, oggi come annunciato dal commissario per l'emergenza Figliuolo 1,3 milioni di dosi di AstraZeneca sono arrivate all'aeroporto militare di Pratica di Mare. Ieri è stato superata la soglia delle 300mila vaccinazioni giornaliere. L'Ue stima che per giugno il 57,14% della popolazione italiana sarà vaccinata.
Parrocchie «aperte» in Sicilia per vaccinare gli anziani
Circa 500 parrocchie "aperte" domani in Sicilia, non soltanto per la giornata del Sabato Santo, ma anche
per somministrare vaccini. È il frutto dell'accordo tra la Conferenza episcopale siciliana e l'assessorato alla Salute della Regione che prevede l'utilizzo dei locali delle parrocchie delle diocesi dell'isola come "punto vaccinale di popolazione". In ciascuna parrocchia non potranno essere somministrate più di 100 dosi di vaccini AstraZeneca a persone di età compresa 69 e 79 anni. È necessario un minino di 50 prenotazioni per chiesa. In ogni centro sarà presente un medico, un infermiere e un amministrativo per compilare i moduli.