Covid. 15.146 casi e 391 morti. Spostamenti tra Regioni, verso lo stop fino al 5 marzo
Sono 15.146 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Lo si apprende dal nuovo bollettino del ministero della Salute. Le vittime sono, invece, 391.
Sono stati 292.533 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, con un tasso di positività rispetto ai nuovi casi (15.146) che sale al 5,1% dal 4,1% di ieri. Le persone attualmente positive sono 405.019 (-5.092), mentre i guariti o dimessi sono 2.185.655 (+19.838 rispetto a ieri).
Spostamenti tra regioni: stop verso proroga al 5 marzo
Potrebbe arrivare domani, in un Consiglio dei ministri ad hoc, il decreto legge per prorogare al 5 marzo il blocco degli spostamenti tra le Regioni. Va in questa direzione il parere dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome, accolto positivamente dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, e da quello per la Salute, Roberto Speranza. Il Cdm non è ancora convocato ma potrebbe tenersi nella giornata di domani, sentito il premier incaricato Mario Draghi. Lo stop agli spostamenti anche tra regioni gialle è in vigore fino al 15 febbraio ma potrebbe essere protratto fino al 5 marzo, quando scade il dpcm con le misure anti contagio.
Sul fronte europeo, da segnalare le nuove zone "rosso scuro", che ora includono l'Umbria e il Trentino, e l'avvicinarsi di un altro vaccino, il Novovax, per il quale l'Unione Europea sarebbe pronta a firmare il contratto la prossima settimana.
Dalle Regioni il No agli spostamenti. Speranza: bene la prudenza
"L'orientamento della Conferenza delle Regioni è di richiedere di prorogare il Dl che vieta gli spostamenti da una Regione all'altra, anche per la zona gialla" ha comunicato nel primo pomeriggio il presidente Stefano Bonaccini, a margine della Conferenza delle Regioni. "Al nuovo Governo - ha aggiunto Bonaccini - chiederemo un incontro per una discussione a 360 gradi sul nuovo Dpcm, per valutare le possibili graduali riaperture di alcune attività nel rispetto di tutti i protocolli di prevenzione".
Il ministro Boccia ha ringraziato i presidenti regionali che, "confermando ancora una volta leale collaborazione e grande senso di responsabilità", "si sono espressi con tempestività e rapidità in una fase così critica". E il ministro Speranza ha accolto positivamente il parere, lodando l'atteggiamento di "prudenza". A preoccupare il responsabile della Salute è soprattutto l'incognita varianti: "Serve mantenere alta l'attenzione".
Per l'Europa anche Umbria e Trento in "rosso scuro"
Il Friuli Venezia-Giulia esce, ma Trento e Umbria si aggiungono a Bolzano come aree ad alta incidenza dei contagi Covid nell'ultima mappa aggiornata oggi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).
Nel resto d'Europa, il rosso scuro continua a colorare quasi tutta la Penisola iberica (Spagna e Portogallo), il sud della Francia, le regioni slovene al confine con l'Italia, la Repubblica ceca e le aree limitrofe della Slovacchia, Lettonia ed Estonia, la Svezia meridionale. Val d'Aosta, Danimarca e Grecia sono arancioni.
L'Asl: "Omosessuali a rischio per i vaccini". Polemica in Liguria
Nel documento per prenotare il vaccino anti covid della azienda sanitaria spezzina, la Asl 5, tra le 30 categorie considerate a rischio vengono inserite le persone "con comportamenti a rischio: tossicodipendenti, soggetti dediti alla prostituzione e omosessuali". Immediate le proteste. "Una
discriminazione di cui la Liguria non si può macchiare", denunciano i consiglieri regionali del Partito
Democratico-Articolo Uno Luca Garibaldi e Davide Natale in una nota, nella quale chiedono spiegazioni alla Regione Liguria. Altre proteste anche da Italia viva (la deputata Raffaella Paita), Leu (il segretario di presidenza alla Camera Luca Pastorino)...
Poi la risposta del governatore, Giovanni Toti, dopo una prima indagine interna della Asl, che afferma: è lo stesso ministero della Salute nelle sue linee guida ad "aver incluso gli omosessuali tra i 'soggetti con fattori di rischio' per le priorità delle vaccinazioni anti covid. "È emerso che l'errore deriva dal copia-incolla delle linee guida ministeriali. Ovviamente questo moltiplica lo sbaglio, certamente non lo cancella".
Vaccini, l'Ue pronta a comprare anche Novavax
L'Unione Europea potrebbe firmare questa settimana o la prossima un contratto per la fornitura del vaccino anti Covid dell'americana Novavax: lo hanno reso noto due funzionari Ue impegnati nei negoziati, secondo quanto riporta il britannico Guardian. Il 4 febbraio un portavoce della Commissione Europea aveva detto che Bruxelles ha "finalizzato le discussioni esplorative e sono in corso negoziati per raggiungere accordi di pre-acquisto" dei vaccini prodotti da Novavax e Valneva.