Covid e governo. No vax in corsia, medici ospedalieri in rivolta: «Scelta azzardata»
Il nuovo ministro della Salute, Orazio Schillaci, già rettore dell’università romana di Tor Vergata
Insorgono i medici ospedalieri: il reintegro dei sanitari no vax mette a rischio i pazienti. Il giorno dopo l’approvazione del primo decreto legge del nuovo governo, sulle nuove regole Covid sale la preoccupazione più ancora che la polemica. A criticare le misure del governo Meloni sono soprattutto gli operatori del settore medico.
«In ospedale oggi ci sono i soggetti più esposti alla gravità del Covid - spiega il segretario nazionale dell’Anaao Assomed (il sindacato dei medici ospedalieri) Pierino Di Silverio - . Io avrei insistito con la campagna vaccinale», dice a Skytg24. Di fatto, «la pandemia non è superata: fare un tana libera tutti così d’emblée mi sembra un po’ azzardato». Tanto più, contesta, «la cifra dei 4 mila medici non vaccinati fornita dal governo è sovrastimata», per Di Silverio. L’appello al ministro della Salute Orazio Schillaci, dunque, è che almeno «i no vax non siano utilizzati nei reparti oncologici o nelle terapie intensive».
Stessa richiesta anche dalla Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), pronta a valutare «caso per caso rispetto all’assegnazione nei reparti».
Preoccupato anche Matteo Bassetti, direttore della clinica delle malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. «Sostenere che tutto quello che è stato fatto in passato, inclusa la campagna vaccinale, che è stata il fiore all’occhiello del nostro Paese, sia stato ideologico e non scientifico è sbagliato. Ed è soprattutto uno schiaffo in faccia al 95 per cento dei cittadini italiani e al 99,3 dei medici che si sono vaccinati credendo nei loro benefici».
E a lui arriva pronta la replica del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, di Fdi: «Tengo a chiarire che il governo Meloni ha parlato di “approccio ideologico” non in riferimento ai vaccini, ma alla gestione globale della pandemia».
Un approccio per certi versi contraddittorio, considerando che oltre all’obbligo delle mascherine confermato per gli ospedali, nelle Rsa resta l’obbligo di green pass o tampone negativo per i visitatori, mentre i medici potranno anche essere no vax. Piuttosto, per la vicecapogruppo Pd Beatrice Lorenzin, se c’è carenza di medici «la soluzione sono più fondi alla Sanità».
Ma per il governatore della Campania Vincenzo De Luca la decisione del governo «è gravissima e irresponsabile», oltre a essere «un’offesa alla stragrande maggioranza dei medici responsabili, e un’offesa ai pazienti», e a creare «una enorme difficoltà ai dirigenti delle strutture sanitarie».