Attualità

Covid. 13.908 casi, 316 morti. Abruzzo, Liguria, Toscana e Trento tornano in arancione

Redazione Internet venerdì 12 febbraio 2021

Il centro storico di Perugia, zona rossa

Nelle ultime 24 ore si sono registrati 13.908 casi e 316 morti. Lo riporta il bollettino del ministero della Salute.

Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva in Italia a causa del Covid-19 sono 2.095, in calo di 31 unità rispetto a ieri, nel saldo quotidiano tra ingressi e uscite, secondo i dati del ministero della Salute. I ricoveri nelle 24 ore in rianimazione sono stati 153. I ricoverati con sintomi sono invece 18.736 (-206 rispetto a ieri).

Sono stati 305.619 i test (tamponi molecolari e antigenici rapidi) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 292.533 (13 mila in meno). Il tasso di positività è del 4,5% (ieri 5,1%, lo 0,6 in più di oggi).

E l'L'Italia torna a colorarsi di arancione. Tre regioni, ovvero Abruzzo, Liguria, Toscana, e la provincia autonoma di Trento, passano in zona arancione. Erano in zona gialla. Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà nelle prossime ore le ordinanze, valide a partire da domenica. In arancione restano anche l'Umbria e la provincia di Bolzano anche se per entrambe i governatori hanno disposto misure ancora più restrittive. Migliora inveca la situazione in Sicilia, che torna in giallo allo scadere dell'ordinanza.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sta però per firmare firmare un'ordinanza che colloca in zona rossa le province di Chieti e Pescara (vanno in arancione quelle di L'Aquila e Teramo). All'origine del provvedimento, in corso di predisposizione, l'aumento dei contagi e le valutazioni del Gruppo tecnico scientifico regionale riunitosi stamani. Il Pescarese e il Chietino e, in particolare, l'area metropolitana, stanno facendo registrare un repentino incremento dei contagi. Si stima che nella zona il 50 per cento dei casi sia riconducibile alla variante inglese. Le nuove restrizioni entreranno in vigore da domenica 14 febbraio.

Cosa si può fare e cosa no nelle diverse zone - L'Ego - Hub

Peggiora nel complesso quindi la situazione Covid in Italia. Mentre si registra un rallentamento nel calo dei contagi, è salito a 0,95 l'indice di contagio Rt, contro lo 0,84 della settimana scorsa e di quella precedente. E ben 7 Regioni/Province autonome hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore (compatibile con uno scenario di tipo 2): Umbria, Toscana, Puglia, Province autonome di Trento e di Bolzano, Liguria, e Abruzzo. È quanto emerge dalla bozza del Monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.

Sono 10 (contro 11 dell'altra settimana) le Regioni classificate a rischio moderato (di cui 5 proiettate verso un rischio alto) e 9 a rischio basso. Mostrano uno scenario compatibile con un livello di rischio alto l'Umbria e la Provincia autonoma di Bolzano.

Solo Sardegna e Valle d'Aosta hanno un'incidenza settimanale sotto i 50 casi per 100.000 abitanti. L'incidenza supera invece la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti in tre casi: Provincia di Bolzano (770,12 per 100.000 abitanti), Provincia di Trento (254,85 per 100.000 abitanti) e Umbria (283,28 per 100.000 abitanti). L'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni rimane stazionaria: 269,79 per 100.000 abitanti (25/1-07/2) contro 273,01 precedente.

In lieve miglioramento la situazione ospedaliera. Diminuisce, da 7 a 5, il numero di Regioni e Province autonome con un tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti sopra la soglia critica. Nelle terapie intensiva il valore nazionale è sotto la soglia critica del 30%, a quota 24%. Il numero delle persone ricoverate nelle terapie intensive scende da da 2.214 (02/02/2021) a 2.143 (09/02/2021). Anche nelle aree mediche è in diminuzione, passando da 20.317 (02/02/20201) a 19.512 (09/02/2021).

Un nuovo contagiato su 5 positivo alla variante inglese

Viene confermata "la circolazione diffusa di varianti virali a più elevata trasmissibilità", che potrebbe "preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane". In alcuni contesti, rilevano i tecnici, "un nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l'incidenza di base è ancora molto elevata".

Dall'indagine condotta dalle Regioni, e inviata a ministero e Iss, risulta che circa un nuovo caso su cinque risulta positivo alla variante inglese. Il dato si riferisce ai test realizzati il 3 e il 4 febbraio. Secondo Iss e ministero della Salute circola soprattutto nel centro Italia. Sono stati analizzati 3.600 nuovi casi.

Spostamenti fra regioni vietati fino al 25

Via libera in Consiglio dei ministri al decreto legge Covid, che proroga il blocco degli spostamenti tra le regioni, anche quelle gialle, dal 15 al 25 febbraio. "Dal 16 al 25 febbraio - recita la norma - sull'intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione".

Verso l'arancione Abruzzo, Liguria, Toscana e Trentino

In base alla bozza del Monitoraggio, l'Umbria sfiora la zona rossa avendo una classificazione complessiva di rischio alta e un Rt a 1,2, ma potrebbe restare in arancione: bisognerà attendere la decisione del ministro della Salute, Roberto Speranza.

Mentre vanno verso il passaggio da giallo ad arancione l'Abruzzo (Rt 1,22 e rischio moderato ad alto rischio di progressione), la Liguria (Rt 1,08, rischio moderato), la Toscana (Rt 1,1, rischio moderato ad alto rischio di progressione) e la Provincia di Trento (Rt 1,2, rischio moderato ad alto rischio di progressione). Quanto alla Provincia di Bolzano, con un Rt di 1,25 e un rischio alto sarebbe da fascia rossa, ma già autonomamente da una settimana ha predisposto il lockdown.

Bolzano inasprisce il lockdown

L'Alto Adige, che da lunedì è in lockdown, inasprisce ulteriormente le misure anti-contagio. Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha firmato oggi l'ordinanza contingibile e urgente numero 7 del 2021. Il provvedimento, che entrerà in vigore a partire da domenica 14 febbraio (alle ore 0.00) e per il momento resterà in vigore sino al 28 febbraio. "La situazione è molto seria. Continuiamo a registrare un elevato numero di infezioni a livello provinciale. Si è inoltre aggiunto il rischio legato alle nuove varianti del virus è quindi importante evitare gli spostamenti dalla propria abitazione", afferma Kompatscher.