Covid. 10.593 nuovi casi di contagio e 541 morrti
La pressione sulle terapie intensive si sta allentando ma il lavoro resta molto
Oggi sono 10.593 nuovi casi di contagio da Covid-19, mentre i decessi ammontano a 541.
Sono 257.034 i test per il coronavirus (molecolari e antigenici) effettuati in Italia nelle ultime 24 ore. Ieri, secondo i dati del ministero della Salute, erano stati 143.116. Il tasso di positività è ora al 4,1% (ieri era al 5,98%, è in calo quindi dell'1,9%).
La curva dei contagi si prepara a risalire»
Esaurito l'effetto positivo del lockdown di Natale, la curva dei contagi di Covid-19 in Italia si prepara a risalire sia a livello nazionale sia in oltre la metà delle regioni: è quanto indicano le stime elaborate dallo statistico Livio Fenga e basate su un modello matematico più volte utilizzato dallo studioso nell'analisi dell'andamento della pandemia in Italia.
Basata sui dati della Protezione civile nell'ultimo mese, fino al 25 gennaio compreso, l'analisi indica che nei prossimi 30 giorni la curva epidemica mostra la tendenza a una crescita che potrebbe portare il numero complessivo dei casi dai 491.630 del 25 gennaio a 545.091, vale a dire 53.461 nuovi casi in più entro il 25 febbraio.
"Si tratta comunque di una crescita moderata in quanto la situazione epidemiologica generale risente ancora gli effetti positivi il lockdown di Natale", ha detto Fenga. La crescita della curva "è probabilmente è una conseguenza della riapertura del 7 gennaio scorso e forse potrebbe giocare un ruolo la circolazione delle varianti del virus SarsCoV2, da quella inglese alla sudafricana e alla brasiliana. È invece ancora troppo presto - ha aggiunto - per riuscire a vedere gli effetti della vaccinazione anti Covid-19".
Le regioni
Nel Lazio grazie al sistema regionale di teleassistenza domiciliare denominato 'Lazioadvice' collegato alla app Lazio Doctor Covid e all'utilizzo di 1.500 kit di telemonitoraggio pneumologico sono stati 1.599 i medici che hanno potuto seguire in teleassistenza domiciliare 14.273 pazienti; Attraverso il sistema regionale di teleconsulto denominato 'Teleadvice' è stato possibile per l'emergenza covid-19 eseguire 4.782 teleconsulti da parte del personale sanitario tra gli hub della rete dell'emergenza delle malattie infettive ed i pronto soccorso/dea regionali.
Con 24.040 tamponi effettuati (di cui 11.288 molecolari e 12.752 antigenici) è di 1.230 il numero di nuovi casi positivi al Coronavirus in Lombardia, una percentuale dell'5,1%. Scende sotto quota 400 il numero dei ricoverati in terapia intensiva (392, quindici meno di ieri) mentre aumenta di 118 il numero di pazienti negli altri reparti (3.530). Sono 77 i decessi che porta il numero complessivo a 26.789 da inizio pandemia. Per quanto riguarda le province, 367 casi sono stati segnalati a Milano, di cui 169 in città, 188 a Brescia, 102 a Varese 95 a Mantova, 87 a Como, 79 a Pavia, 71 a Monza, 59 a Lecco, 53 a Sondrio, 38 a Lodi, 21 a Bergamo e 12 a Cremona.
Scendono i dati dei contagi Covid in Veneto, ma non ancora la curva dei decessi, che mostra un dato pesante, 93 vittime in più rispetto a ieri. I nuovi positivi sono 746, per un totale di 306.952 infetti dall'inizio
dell'epidemia. Il numero dei morti, tra ospedali e case di riposo, sale invece a 8.695."L'incidenza dei casi sui tamponi - ha commentato l'assessore regionale alla Salute, Manuela Lanzarin - è dell'1,85%, una delle più basse degli ultimi tempi. Purtroppo il dato sui morti è ancora importante, ma stiamo raccogliendo i casi che risalgono a fine dicembre. I numeri confermano la diminuzione, sia per positivi, sia per occupazione dei reparti ospedalieri.
I contagi quotidiani del coronavirus in Emilia-Romagna scendono sotto quota mille: nelle ultime 24 ore, infatti, sono stati 993 i nuovi positivi, scoperti sulla base di 24.641 tamponi, fra molecolari e antigenici. Anche i ricoveri sono in leggero calo, ma si contano ancora 75 morti. Dei nuovi positivi 461 sono asintomatici, individuati con screening e contact tracing. I casi attivi scendono sotto 50mila (49.142), il 94,8% dei quali in isolamento domiciliare perché non richiede cure particolari.
Riprende il calo dei ricoverati per covid negli ospedali delle Marche: nelle ultime 24 ore sono scesi a 618, -4 su ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 73, invariati su ieri, quelli in area semi intensiva 144 (-5), quelli in reparti non intensivi 401 (+1). I dati del Servizio Sanità della Regione Marche indicano che ci sono stati anche 38 dimessi.
In Abruzzo sono 152 i nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime ore in Abruzzo. Sono emersi dall'analisi di 2.795 tamponi: è risultato positivo il 5,44% dei campioni analizzati. La percentuale scende al 2,2% considerando anche i test antigenici, che nelle ultime ore sono stati 4.182. Ancora alto il numero dei decessi: 17 quelli recenti, che fanno salire il bilancio delle vittime a 1.435. I nuovi positivi hanno età compresa tra 6 e 87 anni.
Sono 232 i nuovi positivi in Calabria (ieri 207) con 2.522 tamponi fatti e 1.815 soggetti testati, in rialzo rispetto a ieri. Cinque le vittime che portano il totale da inizio pandemia a 577. Crescono i ricoverati in area medica (283, +5) mentre calano quelli in terapia intensiva (19, -3) e gli isolati a domicilio (9.544, -259).
Nuovi vaccini in arrivo. Le previsioni delle consegne Pfizer
Intanto sul fronte del vaccino prosegue il lavoro dell'Agenzia europea del farmaco. "Siamo in contatto con una cinquantina di case produttrici di vaccini, tra queste quella russa dello Sputnik V", e su questo "stiamo facendo una valutazione scientifica", ha detto la direttrice, Emer Cooke, in un'audizione al Parlamento europeo. E ha aggiunto: "L'Ema farà tutto il possibile per facilitare una produzione aggiuntiva di vaccini, sia dal punto di vista scientifico che regolatorio".
Per quanto riguarda l'Italia dall'8 febbraio al 22 arriveranno 2,4 mln di dosi di vaccini Pfizer (1.753.830) e Moderna (651.600). A comunicarlo è il commissario per l'Emergenza Covid, Domenico Arcuri, che ha inviato una lettera alle Regioni trasmettendo il nuovo calendario previsionale. In merito alla distribuzione, nella missiva si precisa che "non si è in alcun modo responsabili e ci si impegna, sin da ora, a comunicare eventuali, non auspicabili, modifiche che dovessero pervenire dalle stesse aziende fornitrici". Per la prima settimana di febbraio la struttura Commissariale è "in attesa della ripartizione di dettaglio delle dosi per punto di destinazione da parte dell'azienda, che provvederemo a comunicare non appena ricevuta".
Negli Stati Uniti c'è attesa per il vaccino della Johnson & Johnson - in sperimentazione di fase tre -,i dati arriveranno "presto". Forse in settimana o all'inzio della prossima. Lo ha detto alle rete tv Cnbc, il direttore finanziario della J&J, Joseph Wolk. Sono dati che provengono da "studi robusti su 45.000 persone" in ottopaesi e tre continenti, ha precisato Wolk. A suo avviso c'è la possibilità che alcune delle nuove varianti e dell' effetto del vaccino su di esse "siano state catturate" dai test, in quanto il prodotto è stato sperimentato anche in alcuni siti in Brasile che in Sud Africa. Se i dati su sicurezza ed efficacia del prodotto si confermeranno positivi, c'è la possibilità che il vaccino J&J venga approvato con autorizzazione di emergenza negli Usa già a febbraio.
Al San Matteo di Pavia nuovi studi di immunoterapia
È stato sviluppato un anticorpo di 'seconda generazione' in grado di proteggere dalle varianti del virus Sars-Cov-2 e di impedire al virus stesso di mutare per sfuggire alla terapia. I test preclinici mostrano un'elevata e immediata efficacia. A svilupparlo sono stati i ricercatori di un team di ricerca europeo al quale hanno partecipato anche l'Irb, l'Istituto di ricerca in biomedicina affiliato all'Università della Svizzera italiana e l'Ospedale San Matteo di Pavia.
L'immunoterapia, basata su anticorpi monoclonali, si è già dimostrata efficace contro la Covid-19, ma ha due sfide da affrontare: funzionare contro le varianti in circolazione ed impedirne la formazione di nuove, che possono insorgere velocemente con meccanismi simili a quelli che causano la resistenza batterica agli antibiotici. I ricercatori hanno unito due anticorpi naturali in una singola molecola artificiale, in gergo chiamata 'anticorpo bispecificò, che attacca contemporaneamente due regioni diverse del virus.
Test preclinici hanno dimostrato che questo anticorpo bispecifico protegge da Sars-Cov-2 e dalle sue varianti, inclusa la variante inglese.