La Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e gli organi centrali di polizia, nell'udienza di oggi davanti al tribunale di sorveglianza di Roma hanno chiesto la revoca del 41 bis per Alfredo Cospito, leader anarchico condannato alla detenzione per aver gambizzato nel 2012 l'ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi e per aver piazzato due ordigni esplosivi fuori da una caserma di Cuneo nel 2006. Lo ha reso noto questa mattina il legale dell'attivista, l'avvocato Flavio Rossi Albertini. I giudici si sono riservati di decidere. L'udienza era stata fissata dopo una istanza del difensore contro i rigetti da parte del ministro della Giustizia Carlo Nordio di due richieste di revoca anticipata del regime del carcere duro.

Il caso di Cospito è stato al centro delle cronache nei mesi scorsi a seguito della decisione del detenuto di attuare uno sciopero della fame per protestare contro le misure applicate nei suoi confronti. Sciopero andato avanti dall'ottobre del 2022 fino all'aprile scorso.