Cosenza. Le "mascherine solidali" di tessuto: il regalo di un sarto alla Caritas
Riccardo Magarò al lavoro a una mascherina
«Ritengo giusto aiutare chi non riesce a trovare una mascherina, o magari non può sostenere i costi attuali. Il momento è difficile per tutti, non solo per quanti hanno disponibilità economiche. Anzi!» La voglia d’essere utile è stata la molla più importante per Riccardo Magarò, ventitreenne imprenditore cosentino che s’è messo a lavoro nella sua sartoria per realizzare mascherine da distribuire gratuitamente a chi ne ha bisogno.
Le prime le ha realizzate con il cotone che aveva in bottega, a doppio tessuto e lavabili, le altre in Tnt (Tessuto non tessuto) sino a quando è stato possibile reperire il materiale nei negozi che ancora erano aperti o avevano disponibilità di merce.
L'ingresso della sartoria nel centro storico di Cosenza - D.M.
Quindi ha contattato la Caritas diocesana di Cosenza-Bisignano, cedendole a loro affinché le distribuissero ai soggetti più bisognosi e a rischio. Tanto in città quanto nel resto dell’area urbana cosentina e pure in provincia. Una consegna ha interessato, a esempio, la comunità di Paola, la città di San Francesco, lungo la costa tirrenica.
«Più che dal punto di vista batteriologico sono importanti sotto l’aspetto mentale, aiutando per quanto possibile a rasserenare i cittadini», racconta il giovane imprenditore, titolare del Palazzo dei Sarti di Cosenza, aiutato nell’opera di solidarietà unicamente dalla sorella Miriana poiché al momento sono sospese anche le attività degli allievi impegnati nella sartoria che si trova nel cuore del centro storico cosentino.
«Il lavoro ha previsto la preventiva sterilizzazione delle macchine da cucire, l'utilizzo di guanti in lattice e l'osservazione delle diverse misure precauzionali», sottolineano i due protagonisti.