Covid. Oltre 500 contagi in 24 ore. Molti legati al rientro dalle ferie all'estero
In Israele si sta sviluppando un test rapido della saliva per individuare i contagiati da coronavirus
Salgono ancora i contagi per coronavirus e per la prima volta da settimane superano i 500 in 24 ore: sono 523 i nuovi casi registrati in un giorno, secondo i dati del ministero della Salute, mentre ieri erano stati 481 ieri. Complessivamente sono 252.235 le persone che hanno contratto il virus. In calo invece il numero delle vittime: 6 in più rispetto a mercoledì che portano il totale a 35.225, mentre ieri l'incremento era di 10.Tra le regioni solo la Valle d'Aosta non fa registrare nuovi casi mentre i maggiori incrementi si
registrano in Veneto (+84), Lombardia (+74), Liguria (+63) e Sicilia (+42).
Aumenta il numero pure dei ricoverati in terapia intensiva e dei pazienti negli altri reparti ospedalieri. È quanto emerge dal bollettino
giornaliero del ministero della Salute secondo il quale i soggetti attualmente malati sono 14.081, 290 in più rispetto a martedì. 55 sono invece le persone in terapia intensiva (erano 53 ieri) e 786 quelle ricoverate con sintomi, 7 in più di ieri (erano 779). I pazienti in
isolamento domiciliare sono invece 13.240, rispetto a mercoledì 281 in più. Complessivamente, le persone dimesse o guarite dal virus sono 202.923, 226 in più rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 51.188 tamponi, circa 1.500 in meno rispetto al
giorno precedente.
Molti casi sono d'importazione, in particolare a causa di turisti di rientro da Grecia, Spagna, Malta e Croazia. Si stanno studiando le contromisure. Ad esempio I cittadini della provincia di Parma che rientrano da viaggi in questi quattro Paesi dovranno "stare in isolamento fiduciario nella propria abitazione, anche se senza sintomi, dal momento dell'arrivo in Italia fino al test tampone" così come "prevede l'Ordinanza ministeriale". Lo scrive l'Ausl di Parma nella nota in cui dà informazioni sui numeri da contattare e su come prenotare i tamponi.
L'ordinanza valida da oggi per chi rientra da 4 Paesi
Chi entra in Italia da Croazia, Grecia, Malta o Spagna e che è stato lì nell'arco dei 14 giorni antecedenti (non solo per un soggiorno ma anche per un semplice transito), deve fare il test tampone per accertare o meno il contagio da Sars-Cov-2. È quanto contenuto nell'Ordinanza firmata dal ministero della Salute Roberto Speranza per le misure di contenimento del Covid-19 e valida da oggi.
Secondo quanto indicato dal ministero della Salute al centralino 1500, composto da medici e professionisti sanitari per dare informazioni proprio per l'emergenza Covid-19, ai passeggeri viene consigliato di presentare al vettore (o comunque a chiunque sia deputato a fare i controlli sulle attestazioni), 72 ore prima dell'ingresso in Italia, i risultati di un test (molecolare o antigenico), effettuato attraverso un tampone. Il test deve risultare negativo. In questo modo vengono evitate attese o trafile una volta arrivati in Italia.
Chi non ha eseguito il test una volta arrivato dovrà telefonare ai numeri telefonici regionali di riferimento (che si trovano sui siti delle Regioni o del Ministero della Salute) per segnalare l'arrivo dalle 4 nazioni europee. A quel punto l'azienda sanitaria lo sottoporrà a un test diagnostico entro 48 ore. In attesa del test è necessario sottoporsi a un isolamento fiduciario. Nei prossimi giorni, nei principali aeroporti, nei porti e linee di confine, in via sperimentale si potranno trovare postazioni per eseguire i test rapidi per chi è
sprovvisto dell'attestazione del test eseguito prima della partenza e risultato negativo. Per ogni informazione è possibile chiamare il Ministero della Salute: dall'Italia al numero gratuito 1500, mentre dall'estero ai numeri +390232008345, +39.02.89619015, +39.02.83905385. Lo rende noto il ministero della Salute.
Tutti coloro i quali arrivano da Croazia, Grecia, Malta o Spagna sono obbligati a comunicare, una volta in Italia, il loro arrivo al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio. Nel caso in cui insorgano sintomi riconducibili al Covid-19 c'è l'obbligo di segnalarlo alle aziende sanitarie attraverso i numeri telefonici dedicati e di sottoporsi, secondo le determinazioni, all'isolamento.