Covid. Ancora in calo casi e intensive. 218 morti ma per riconteggio della Campania
Sanificazione in aeroporto
Frena la corsa del virus SarsCoV2 che, per l'effetto combinato delle misure prese e della campagna vaccinale in atto, sta progressivamente perdendo 'potenza' su tutto il territorio nazionale. Scendono ancora infatti, questa settimana, sia l'incidenza dei casi e l'indice di trasmissibilità Rt, sia il tasso di occupazione di terapie intensive e aree mediche.
Sulla base dei dati dell'ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di regia dunque, ha rassicurato il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, la situazione è in "netto miglioramento". L'Rt nazionale, evidenzia il monitoraggio, arriva a 0.78 rispetto allo 0.86 della scorsa settimana ed è sotto il valore di 1 in tutte le Regioni. Ma a far ben sperare sono soprattutto il calo dell'incidenza, il cui valore è a 66 casi su 100 mila abitanti rispetto ai 96 della scorsa settimana, e la diminuzione del tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti di area medica.
Sono infatti proprio questi ultimi parametri i nuovi indicatori decisionali rispetto all'attribuzione dei colori per il rischio delle Regioni secondo l'ultimo decreto del 18 maggio. Questa settimana, infatti, nessuna Regione o Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sotto la soglia critica e si colloca al 19%, con una diminuzione nel numero di ricoverati che passa da 2.056 (11/05) a 1.689 (18/05). Il tasso di occupazione in aree mediche scende ulteriormente (al 19%) ed il numero di ricoverati passa da 14.937 (11/05) a 11.539 (18/05). Tutte le Regioni e Province sono pertanto classificate questa settimana a rischio basso.
Il trend in miglioramento si riflette anche nei dati giornalieri del bollettino del ministero della Salute, che segnala 5.218 positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore (contro i 5.741 di ieri). Sono invece 218 le vittime in un giorno, (ieri erano state 164) ma va sottolineato,come ha precisato il ministero della Salute, che il numero di decessi riporta anche 85 casi che la Campania ha segnalato oggi ma che fanno riferimento alle scorse settimane. Il tasso di positività è dell'1,9%, in calo rispetto al 2,3% di ieri.
Inoltre, sono 9.925 i ricoverati con sintomi nei reparti Covid, quindi di nuovo sotto quota 10 mila per la prima volta dal 22 ottobre. In particolare, il calo nelle ultime 24 ore è stato di 458 unità. In terapia intensiva ci sono invece 1.469 persone, in calo di 75 rispetto a ieri. "Il quadro è in deciso miglioramento - ha affermato Brusaferro alla conferenza stampa al ministero della Salute, analizzando i dati del monitoraggio - e ci sono 7 Regioni,rispetto alle 3 della scorsa settimana, che hanno valori di incidenza al di sotto della soglia di 50 casi per 100mila abitanti, che è la soglia sotto la quale si può procedere al tracciamento sistematico e si può lavorare col contenimento". Si tratta di Abruzzo (42), Friuli Venezia Giulia (24), Liguria(43), Sardegna (25), Umbria (42), Veneto (45), Molise (20). Il nostro Paese, ha detto, "ha una curva che continua a decrescere: la combinazione delle misure adottate e delle vaccinazioni fa sì che la curva si configuri come assolutamente positiva in questa fase".
Una conferma viene anche dall'abbassamento dell'età media dei nuovi casi a 40 anni, a 62anni quella dei ricoveri, a 65 quella degli ingressi in terapia intensiva: segno che le vaccinazioni stanno dando effetto positivo proteggendo la fascia più anziana già immunizzata. Il trend è in "deciso miglioramento" anche secondo il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. Tale miglioramento, ha affermato, "è dovuto alle vaccinazioni, alle misure prese ed al rispetto delle regole da parte della popolazione. Quindi ciò rende possibile la ripresa delle attività in sicurezza; sono dati - ha commentato - che dobbiamo leggere con un certo ottimismo". Resta l'invito alla cautela, ha avvertito, ma "andando in là con la buona stagione si dovrebbe avere un ulteriore effetto positivo". Insomma, ha concluso l'esperto, "dal punto di vista epidemiologico, possiamo dire chela situazione è soddisfacente".