M5s. Conte lancia il "suo" Movimento. E avvisa Draghi: blindati Reddito e giustizia
Giuseppe Conte nel messaggio sui social network.
Giuseppe Conte, ritrovata l’unità apparente al vertice del Movimento, è pronto a «rilanciare quel grande progetto civico e politico nato 12 anni fa dalle intuizioni e dalla passione di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio». Un richiamo alle radici per ripartire, uniti, su nuove basi: «Il Movimento riparte con nuovo slancio», dice l’ex premier, ora presidente a pieno titolo.
Si presenta in diretta Facebook - in piedi nel suo studio, con tono informale, in maniche di camicia, senza giacca e cravatta - per sancire pubblicamente la pace raggiunta: «Sono stati mesi difficili, abbiamo superato momenti di stanchezza. Possiamo ripartire con il vento delle battaglie che verranno». Annuncia il «nuovo corso», dicendo che ora il nuovo statuto è a disposizione di tutti, «dopo 15 giorni ci sarà la votazione». E avverte tutti: «Gli impegni che abbiamo mantenuto, le riforme realizzate, non possiamo accettare che vengano cancellate». Nemmeno il reddito di cittadinanza, che «va migliorato, non smantellato per interessi di bottega».
In vista del primo incontro che avrà nella sua nuova veste con il premier Mario Draghi, fissato per domani alle 11, promette soprattutto battaglia sulla riforma della giustizia: «Il Movimento - avverte - vuole processi veloci, no all’impunità». Perché «non possiamo lasciare che gli impegni presi con i cittadini vengano abbandonati: è una questione di rispetto per voi», ribadisce l’ex premier. Occorre ridare «nuova linfa» al M5s, per recuperare «quello spirito» che ha consentito di «essere forza trainante per il cambiamento del Paese». Per raggiungere questo obiettivo il Movimento «dovrà essere compatto», e Conte lancia un appello ai militanti: «Fateci sentire il vostro calore e sostegno. Io non intendo mollare di un centimetro».
Sarà un po’ movimento e un po’ partito. Certamente più strutturato, con la creazione di «gruppi territoriali e forum tematici» per un «aggiornamento permanente, mi sta molto a cuore la formazione». Nuovo Statuto e anche un nuovo logo, con più colore rosso e con in basso la data 2050. E cambiano anche le 5 stelle: addio ad acqua, ambiente, trasporti, connettività, sviluppo dei co-fondatori. Ora nel Movimento di Conte «le 5 stelle che orientano la nostra azione sono i beni comuni, l’ecologia integrale, la giustizia sociale, l’innovazione tecnologica e l’economia eco-sociale di mercato», come è scritto nello statuto. Quanto agli equilibri interni essi si baseranno, come da accordi raggiunti con Grillo, sulla «piena agibilità politica del presidente» e su una «chiara separazione tra ruolo di garanzia e indirizzo politico. Gli iscritti avranno un ruolo sempre più centrale. Grillo rimarrà «garante e custode dei principi e dei valori dell’azione politica», mentre Conte sarà legale rappresentante, presidente e «unico titolare responsabile dell’azione politica».
Le polemiche sono in archivio. Nessun altro cenno. Ora però l’ex "avvocato del popolo" chiede fiducia: «Non ho mai agito nemmeno per un momento per il mio tornaconto o per il mio interesse personale, presente o futuro - rivendica -. Sono così e continuerò a esserlo. Ho lavorato unicamente per l’interesse generale, tenendo sempre bene a mente il valore dell’etica pubblica, ho toccato con mano cosa significa avere una grande responsabilità nei confronti del Paese in uno dei momenti più drammatici della sua storia». Senza avere un «manuale di istruzioni».