Coronavirus. Conte: fase 2 prudente. Il calendario delle aperture. Sì visite ai parenti
«Avete manifestato tutti forza, coraggio, senso di responsabilità e senso della comunità. Il messaggio è "se ami l'Italia, mantieni le distanze"». Inizia così la conferenza stampa con cui il premier, alle 20.30, lancia la "fase 2", che inizierà formalmente il 4 maggio. Una fase in cui «tutto dipende da ciascuno di noi» perché «dovremo convivere con il virus». Una fase durante la quale il governo monitorerà il prevedibile aumento della curva dei contagi in alcune aree del Paese per interventi immediati. Sulla scuola il premier conferma che se ne riparla a settembre, perché riaprire adesso porterebbe «un rischio non calcolato».
Il primo intervento annunciato dal presidente del Consiglio in conferenza stampa è un'ordinanza del commissario straordinario agli approvigionamenti, Domenico Arcuri, che fisserà a 0,50 euro il prezzo delle mascherine. Il prossimo decreto economico, dice Conte, cancellerà l'Iva.
Il nuovo Dpcm - firmato alle 22.45 - ha valore dal 4 al 18 maggio.
LA BOZZA DI DPCM (SCARICALA QUI)
In conferenza stampa Conte ha elencato i punti principali della fase che si aprirà il 4 maggio:
- conferma generalizzata della misura di distanziamento sociale
- i limiti agli spostamenti all'interno della Regione restano intatti, tra le motivazioni che giustificano uno spostamento si aggiunge la visita a parenti (motivazione che sarà aggiunta nell'autocertificazione). Le visite ai parente dovranno avvenire sempre con le mascherine e mantenendo le distanze sociali.
- resta il divieto di spostarsi in Regioni diverse da quella di residenza, eccetto che per lavoro o salute
- viene consentito il ritorno presso il domicilio o la residenza di chi è rimasto bloccato nel primo lockdown
- viene introdotto l'obbligo tassativo di restare a casa se si ha la febbre da 37.5 in su
- resta il divieto assoluto di party privati
- viene dato potere ai sindaci per inibile l'accesso a parchi e luoghi pubblici quando non sia possibile regolarne l'accesso; nessuna deroga specifica e nazionale per i bambini, quindi
- viene autorizzata l'attività motoria solitaria con la distanza sociale di 2 metri
- sono consentite le sessioni di allenamento a porte chiuse a professionisti di sport individuali
- dal 4 maggio le attività di ristorazione possono lavorare per asporto, ma senza assembramenti e con ingressi nel locale uno alla volta, senza consumare il cibo davanti al posto di ristoro
- dal 4 maggio ripartono manifattura, costruzioni e commercio all'ingrosso
- dal 4 maggio, le aziende del trasporto pubblico locale devono adeguarsi al nuovo protocollo di sicurezza curato dal Ministero dei trasporti con imprese e sindacati
- entro tre giorni dall'entrata in vigore del Dpcm, un'ordinanza del ministero della Salute indicherà i "valori sentinella" da tenere sotto controllo
- il 18 maggio partiranno commercio al dettaglio, musei, mostre e biblioteche, con protocolli e misure di sicurezza ad hoc
- il 18 maggio potrebbero ripartire anche gli allenamenti degli sport a squadre
- il primo giugno tornano all'attività aperta al pubblico in sede, benché regolamentata, il settore dei bar e delle ristorazioni. Aprono con prenotazioni e un cliente alla volta parrucchieri, centri estetici, barbieri, massaggi
La conferenza è giunta al termine di una cabina di regia tra il premier Conte con i ministri Speranza e Boccia, le Regioni e gli Enti locali, durata circa due ore e terminata alle 18.
All'interno delle forze di maggioranza, ha prevalso la linea della prudenza, portata avanti in modo particolare dal ministro della Salute Roberto Speranza. Insoddisfatta del calendario delle aperture Italia Viva. Critiche tutte le opposizioni.