Camera. Conte va a Bruxelles con l'obiettivo di superare il Regolamento di Dublino
Dal finanziamento del Trust Fund Africa al rafforzamento delle frontiere esterne fino al principio secondo cui chi sbarca in Italia sbarca in Europa: il premier Giuseppe Conte ha ribadito i dieci punti della proposta italiana portata al tavolo del vertice dei 16 Paesi Ue domenica 24 giugno. E lo ha fatto parlando nell'aula della Camera in vista del Consiglio Ue del 28 e 29 giugno.
Il Governo, "in Europa parla con una voce sola ferma e risoluta" ha spiegato il premier Conte, sottolineando che "l'apporto dell'Italia può rendere il Consiglio europeo uno spartiacque, dobbiamo fare in modo di disegnare l'Europa che vogliamo".
"Le coste italiane sono coste europee", per questo "il criterio del Paese di primo arrivo va rivisto e superato". In tal senso "il regolamento di Dublino va superato perché non ci sono più dubbi che sia inadeguato a gestire flussi migratori".
"Nel quadro finanziario pluriennale 2021-2027, ribadiamo la necessità di avere un'Unione europea più giusta e più equa. Sono stati appena diffusi i dati Istat sulla povertà in Italia. Non può essere ignorato che nel 2017 oltre 5 milioni di persone in Italia hanno vissuto sotto la soglia di povertà. Dobbiamo dare risposte concrete, perché ci sono 5 milioni di persone che non possono più aspettare".
"L'Italia è un contributore netto del bilancio Ue pensiamo di meritare maggiore attenzione" ha continuato il premier riferendo e citando i dati Istat sulla povertà in Italia. Nel dibattito sul prossimo bilancio europeo, ha aggiunto, "proporrò che il negoziato riservi un'attenzione finanziaria più sostanziale dei fondi europei destinati all'inclusione sociale e il fondo sociale europeo che potrebbe finanziare la riforma sull'impiego, il bilancio 2021-2027 è uno strumento chiave per raggiungere questo traguardo".
Durante il dibattito a Bruxelles sugli accordi di Minsk, "riaffermeremo il principio che non debba esserci nulla di automatico nel rinnovo delle sanzioni alla Russia". Conte ha spiegato che sul tema "ci vuole cautela" perché le "sanzioni sono un mezzo e non un fine". "Continueremo quindi - ha concluso - a prestare grande attenzione e sostegno alla società civile russa e alle nostre imprese piccole e medie".
IL VIDEO DELL'INTERVENTO DEL PREMIER CONTE ALLA CAMERA