Anticipazione. Conte: basta guerra, se cittadini in piazza noi ci saremo senza bandiere
Giuseppe Conte, leader di M5s, ex presidente del Consiglio
Nel giorno in cui il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha illustrato i contenuti del quinto decreto interministeriale per la fornitura di armi all’Ucraina, Giuseppe Conte, leader M5s, unisce la sua voce a quanti stanno pensando ad una mobilitazione nazionale per la pace ed esprime l’auspicio che «cittadini che vivono con preoccupazione l’escalation militare in corso possano ritrovarsi a manifestare per invocare una svolta negoziale che ponga fine al conflitto». Questo auspicio è formulato in un’intervista ad Avvenire che sarà disponibile sull’edizione di domani, 5 ottobre. «L'ossessione di una ipotetica vittoria militare sulla Russia, che nel frattempo continua nella sua efferata e ingiustificabile politica di aggressione, non vale il rischio di un’escalation anche con ricorso all’utilizzo di armi nucleari e non convenzionali e di affrontare una severa depressione economica da cui sarà difficile uscire». Secondo l’ex premier, che auspica una manifestazione «senza bandiere», l’iniziativa non indebolirebbe la posizione internazionale dell’Italia: «Al contrario, rafforzerebbe il protagonismo dell’Italia sulla strada della diplomazia, coinvolgendo gli altri partner Ue e uscendo da questa situazione in cui l’Europa risulta ‘non pervenuta’, in quanto totalmente appiattita su una strategia anglo-americana».
Nell’intervista il leader M5s affronta a tutto campo il tema della crisi energetica e del caro-bollette, il dibattito sul Reddito di cittadinanza, i primi passi di Giorgia Meloni e il confronto-scontro sul cosiddetto “campo progressista”.