Ancora senza esito le 24 ore di «consultazioni lampo», messe in calendario ieri per oggi da Giorgio Napolitano. Dal Quirinale è stato confermato che non ci sarà alcuna nota questa sera relativa all'esito ancora incerto delle consultazioni odierne.«Al presidente della Repubblica confermiamo fiducia piena e profonda gratitudine. Non mancherà il nostro supporto responsabile alle decisioni che prenderà», ha detto Enrico Letta, vicesegretario del
Pd, al termine delle odierne consultazioni con il presidente della Repubblica al Quirinale. «Abbiamo cercato il coinvolgimento di tutti con la proposta della convenzione», luogo in cui riformare la politica, con «il coinvolgimento di tutti dentro a un percorso riforme istituzionali». Lo ha detto Enrico Letta al termine del colloquio con Napolitano al Quirinale. «Quello della Convenzione era ed è il luogo in cui deve avvenire legittimazione reciproca». Dal canto suo
Scelta Civica chiede una grande coalizione per formare il Governo. «Scelta Civica - si legge in una nota - ha riconfermato al Capo dello Stato la propria responsabile disponibilità a contribuire alla formazione di un Governo purchè fondato su un programma coerente, credibile e con un marcato profilo riformatore ed europeista, in continuità con l'azione intrapresa dal governo Monti, inizialmente sostenuta dalle maggiori forze politiche. Solo così sarà possibile far fruttare presto in termini di crescita e occupazione, anzichè dissiparli, gli sforzi compiuti dagliitaliani per congiurare la crisi finanziaria e avviare le riforme.«La nostra posizione non è cambiata, siamo ancora disponibili a dar vita a un governo di coalizione con
Pdl, Lega e Scelta civica». Lo ha detto Silvio Berlusconi al temine delle nuove consultazioni con Napolitano al Colle. «Siamo disponibili a che il Pd avanzi una sua candidatura. Ci va bene la candidatura di Bersani, come ci vanno bene altre candidature", ha aggiunto il leader del centrodestra."Abbiamo prospettato al presidente della Repubblica la nostra posizione, che è quella di sempre. Dopo il voto del 24-25 febbraio sono emerse tre forze. Una di queste è all'opposizione ed è nell'ordine della razionalità e nell'interesse del Paese che le altre due forze devono trovare il modo di dar vita a un governo insieme", ha argomentato l'ex premier."Non c'è stata nessuna discussione, nè nessuna nostra posizione avanzata al presidente della Repubblica per il Quirinale, ma è nella logicità delle cose che, se si fa un governo di coalizione insieme, si discute insieme anche del prossimo presidente della Repubblica", ha poi rimarcato Berlsuconi, tenendo a specificare di voler "fugare ogni dubbio" in proposito.Silvio Berlusconi ha ribadito durante le consultazioni odierne con il Capo dello Stato che l'unica soluzione per rispettare l'esito del voto è quella di dar vita a un governo politico di larghe intese, escludendo dunque ipotesi di governi di scopo, e tanto meno, tecnici. Qualora non ci fosse questa possibilità l'alternativa sarebbe il voto, ha precisato il leader della Lega Nord, Roberto Maroni. "Per quel che riguarda i contenuti del governo di coalizione, siamo disponibili a incontrarci con le altre forze politiche e a esaminare nel dettaglio quali sono i provvedimenti urgenti, che si impongono per la difficilissimasituazione dell'economia. Abbiamo già avuto modo di esaminare a fondo le posizioni delle altre forze politiche e crediamo davvero che ci possa essere un accordo sui provvedimenti principali" ha concluso Berlusconi.