Attualità

Il G7 Salute. La resistenza agli antibiotici è la vera pandemia da affrontare

Marco Benedettelli venerdì 11 ottobre 2024

L’annuncio più diretto arriva sul fronte del contrasto alla antibiotico-resistenza, «una emergenza», «la vera pandemia», verso cui l’Italia finanzierà 21 milioni di euro. Lo ha annunciato il ministro della Salute Orazio Schillaci nella conferenza stampa che ha concluso il G7 di Ancona, dove tra il 10 e l’11 ottobre si sono dati appuntamento i ministri della salute del Gruppo dei sette paesi dalle economie più “avanzate” del nostro pianeta.

L’aumento delle infezioni resistenti agli antibiotici, che nasce dall’uso scorretto o dall’abuso di questi farmaci, è già causa di 35 mila decessi in Europa, un terzo in Italia e secondo lo studio condotto dal condotto dal Global Research on Antimicrobial Resistance Project potrebbe causare nel mondo fino a 39 milioni di morti entro il 2050. Il finanziamento annunciato nella riunione congiunta con i ministri delle Finanze, nel prossimo triennio sarà a favore di «Carb-X, una partnership globale senza scopo di lucro che sostiene lo sviluppo di nuovi antibiotici», ha spiegato il ministro. Per la ricerca si sta studiando anche la possibilità di utilizzare parte del fondo per i farmaci innovativi.

Altra priorità del vertice che si è concluso ieri è stata quella dell’invecchiamento attivo. L’allungamento delle aspettative di vita, tema di portata globale, ha un impatto diretto anche sulla tenuta dei sistemi sanitari. Due gli strumenti indicati per gestirlo: la prevenzione, basata su uno stile di vita sano, alimentazione a km zero e gli screening periodici. E poi l’innovazione: «L’impatto della disabilità sulle vite dei pazienti può essere limitato tramite la telemedicina, la teleassistenza e il monitoraggio a distanza – ha spiegato il ministro Schillaci, che ha indicato le opportunità della tecnologia da valorizzare – dalla robotica e dall'intelligenza artificiale, che hanno iniziato a trasformare le nostre capacità diagnostiche, terapeutiche e riabilitative».

Gli intendimenti dei “grandi” del pianeta sono indicati nel documento finali del G7, scaricabile dai siti istituzionali. Vi si parla di architettura della salute globale e preparazione e risposta alla prevenzione delle pandemie, con il richiamo alla necessità di sostenere il Fondo per le pandemie e di rendere sempre più sostenibile in Africa la produzione di farmaci, secondo anche l’obiettivo dell'Unione Africana. Così come si ribadisce nel documento l’importanza dell’approccio One Health, sul tavolo delle discussioni di questi giorni e che mette in correlazione mondo umano, animale e ambientale per gli equilibri e la prosperità della salute.

Sul piano delle questioni nazionali, invece, nel rispondere alle domande dei giornalisti, il ministro Schillaci ha spiegato che «nella prossima manovra avremo un piano triennale di assunzioni per medici e infermieri», di cui l’Italia è uno dei paesi più carenti al mondo, dati Ocse alla mano. Rispetto alle proteste dei medici di base di queste ore, in agitazione per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, secondo il ministro «chi è pagato poco in Italia, più che i medici sono gli infermieri». Schillaci ha quindi sottolineato che « i medici mancheranno soprattutto nei prossimi tre anni e questo per una mancata programmazione passata». A G7 concluso, la due giorni della città di Ancona è proseguita con la manifestazione di piazza Cavour “Fuori il profitto dalla salute”, organizzata dalla campagna NotOnMyBody che questi giorni ha allestito altri sit-in di protesta davanti all’azienda sanitaria della città e numerosi incontri, per criticare la «distruzione della sanità pubblica».