Attualità

CONSIGLIO DEI MINISTRI. Mafia, sciolti cinque Comuni tra Campania e Calabria

venerdì 6 aprile 2012
Sciolti per mafia dal Consiglio dei ministri cinque Comuni, tre in Campania e due in Calabria. Sono Castelvolturno, Casapesenna e Casal di Principe, in provincia di Caserta; Mileto in provincia di Vibo Valentia e Bagaladi in provincia di Reggio Calabria. Lo scioglimento, si legge nella nota di Palazzo Chigi, è stato deliberato a seguito dell'accertamento di forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata. Il 6 e 7 maggio non si voterà più a Casal di Principe e Castelvolturno, in provincia di Caserta. Verrà pertanto nominato un commissario.A CASAL DI PRINCIPE TRE SCIOGLIMENTI DAL '91 A OGGICon quello decretato oggi dal governo Monti sono tre gli scioglimenti per camorra dal 1991 per il Comune di Casal di Principe. Il primo avvenne il 30 settembre del 1991 a firma dell'allora responsabile del Viminale, Vincenzo Scotti; alla guida dell'ente c'era l'ingegnere Alessandro Diana. A provocare lo scioglimento dell'amministrazione il blitz compiuto dalle forze dell'ordine alcuni mesi prima, il 13 dicembre del 1990, giorno di Santa Lucia, a casa dell'assessore Gaetano Corvino (poi condannato) durante il quale vennero arrestati i boss Francesco Schiavone, Francesco Bidognetti e altri camorristi, mentre Mario Iovine riuscì a fuggire da una finestra ed altri partecipanti al summit scavalcarono un muro e fecero perdere le proprie tracce nelle campagne circostanti. Il 23 dicembre del 1996, Giorgio Napolitano, allora ministro dell'Interno, firmò il decreto di scioglimento quando sindaco era Vincenzo Corvino, dentista arrestato nell'aprile del 2011 dalla Dda di Napoli perchè ritenuto un fiancheggiatore dell'ex primula rossa Antonio Iovine detto ò Ninno. La decisione di Napolitano fece seguito al maxi-blitz Spartacus, avvenuto il 5 dicembre dell'anno prima, che portò in carcere 157 affiliati al clan dei Casalesi. Negli ultimi venti anni nessuna amministrazione a Casal di principe ha concluso il proprio mandato e ha superato i due anni di vita prima di subire lo scioglimento.NEL 2011 LE COMMISSIONI D'ACCESSO NEI COMUNI CALABRESISono state disposte nel 2011 le commissioni d'accesso nei Comuni di Bagaladi (Reggio Calabria) e Mileto (Vibo Valentia), sciolti oggi dal Consiglio dei ministri per infiltrazioni della criminalità organizzata. A giugno dell'anno scorso il prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, aveva disposto l'accesso antimafia nel Comune di Bagaladi ed era stata nominata una apposita commissione. Ad agosto scorso il prefetto di Vibo Valentia, Luisa Latella, aveva disposto l'accesso nel Comune di Mileto per verificare eventuali infiltrazioni mafiose nella gestione dell'ente. Il sindaco, Vincenzo Varone, aveva sostenuto che "l'amministrazione comunale ha agito nella massima trasparenza e nel pieno rispetto della legge".