L'ATTENTATO DI BRINDISI. Gli studenti in piazza per Melissa Cancellieri: atto terroristico
A una settimana dall'attentato gli studenti scendono in piazza per una grande manifestazione nazionale che si svolgerà a Brindisi sabato 26 maggio. "Io non ho paura, per Melissa e per il nostro futuro" è l'appello della manifestazione nazionale promossa dagli studenti e studentesse dell'Istituto Morvillo di Brindisi, Libera, Rete della Conoscenza, Cgil, Arci. Appuntamento ore 9 sabato 26 maggio presso la Stazione di Brindisi. "Non si può morire entrando a scuola. Queste parole continuano a rimbalzare nella testa di ciascuno di noi nelle ultime ore. Finora nessuno si era mai permesso - si legge nell'appello che promuove la manifestazione - di toccare la scuola in questo modo, con un atto che oltre a essere assassino e criminale è vigliacco e vergognoso. Colpire la scuola vuol dire colpire il futuro di un paese, la speranza di costruirne uno migliore. Colpire la scuola vuol dire colpire la democrazia, soprattutto in un territorio come il nostro, in cui da annilottiamo contro le Mafie e ci scontriamo contro l'assenza di lavoro, in un territorio in piena crisi ambientale. Le scuole, soprattutto nella nostra terra - sottolineano infine gli organizzatori della manifestazione di sabato - rappresentano uno dei pochi luoghi collettivi e di partecipazione"..Un appello a non essere lasciati soli dopo che si saranno spenti i riflettori sulla tragedia è stato lanciato anche da due compagne di classe di Melissa Bassi che partiranno oggi insieme ad altre ragazze sia della classe che della scuola Morvillo-Falcone con la nave della legalità che salperà questo pomeriggio intorno alle 18 dal porto di Civitavecchia. Aurora e Chiara, 16enni un po' smarrite di fronte a tanto interesse chiedono di non dimenticare nè loro nè Melissa: "non bisogna dimenticarla, bisogna parlarne ogni giorno".
Dallo Stato si aspettano "un passo in più, di muoversi come ha fatto Falcone". E poi chiedono più protezione anche all'esterno delle scuole. "Non basta avere una pattuglia - affermano - dentro siamo protetti ma fuori no. Ma non solo noi -sottolineano- tutte le scuole devono avere una protezione sia interna che esterna. Per la prima volta in Italia è stata attaccata una scuola. E noi siamo stati attaccati per caso, sarebbe potuto succedere a chiunque".IL PUNTO DELLE INDAGINI
Il procuratore distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta, che coordina l'inchiesta sull'attentato dinamitardo del 19 maggio scorso dinanzi all'istituto Morvillo Falcone, ha tenuto riunioni con gli investigatori per fare il punto sulle indagini. In questura è rimasto il sostituto procuratore di Brindisi Milto De Nozza, magistrato di turno quando è avvenuto l'attentato e aggregato per questa inchiesta alla Procura distrettuale antimafia di Lecce.Proseguono intanto gli accertamenti e i riscontri da parte degli investigatori che stanno verificando anche le numerose segnalazioni pervenute da cittadini che ritengono di aver visto o sentito qualcosa che potrebbe risultare importante per risalire all'autore dell'attentato.Nel pomeriggio in piazza Vittoria a Brindisi è prevista una manifestazione studentesca per la legalità e inricordo di Melissa Bassi, la studentessa sedicenne del Morvillo Falcone morta nell'attentato. L'AUDIZIONE DEL MINISTRO CANCELLIERI ALLA CAMERA
È l'uomo ripreso nel video il killer di Brindisi e le finalità dell'atto sono terroristiche. Ad affermarlo è il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, anche se, riferendo questa mattina alla Camera, ha aggiunto: "Al momento vengono vagliate tutte le possibili direttrici e nessuna pista può essere esclusa". L'ipotesi degli investigatori, che cercano di far luce sull'attentato di sabato che è costato la vita a Melissa Bassi, è che l'uomo ripresodalla videocamera posta su un chioschetto a venti metri dal luogo dell'attentato, "mentre sembra intento ad azionare un telecomando", sia "la stessa persona che ha provocato l'esplosione". Nel filmato, ha ricordato il titolare del Viminale, "il soggetto si defilava dietro il chioschetto per poi dirigersi verso una via adiacente, scomparendo dall'inquadratura delle telecamere". Ad ogni modo sono in corso "ulteriori e intense attività d'indagine, con il supporto del patrimonio informativo delle banche dati delle forze di polizia, per l'individuazione del soggetto e per comprendere se abbia avuto dei complici".Nuovi rilievi tecnici sono stati, inoltre, eseguiti dagli esperti incaricati dalla Procura distrettuale antimafia diLecce. Secondo indiscrezioni, gli esperti starebbero cercando altri indizi o tracce di Dna che potrebbero far risalire ai responsabili. Nella nottata sarebbero proseguite le audizioni, in particolare di residenti nelle vicinanze dell'Istituto professionale, mentre ieri erano state ascoltate in Questura almeno una decina di persone e stamane sarebbero state eseguite anche delle perquisizioni. "Indipendentemente dall'accertamento dell'effettiva matrice - ha sottolineato Cancellieri - non vi è dubbio che l'attentato, per il gravissimo e diffuso allarme che ne è seguito, possa prestarsi a una lettura in chiave terroristica".Il ministro ha poi confermato il "passaggio di consegne" delle indagini dalla procura di Brindisi alla Direzionedistrettuale antimafia di Lecce e la nuova ipotesi di reato di strage con l'aggravante delle finalità terroristiche. I due uffici comunque "stanno collaborando". Il ministro ha anche elogiato la "ferma reazione" degli studenti della Morvillo Falcone di Brindisi, "che hanno dato un esempio di altissimo valore civico e morale, ripresentandosi regolarmente alle lezioni senza cedere alla paura".LE CONDIZIONI DELLE FERITE
Le due studentesse ricoverate in Chirurgia plastica all'ospedale Perrino di Brindisi sono stazionarie e i loro parametri vitali sono buoni. Lo ha riferito il direttore sanitario della Asl, Graziella Di Bella, che ha precisato che entrambe le ragazze sono state sottoposte ad intervento di toilette chirurgica per le ustioni e le feriteriportate.