È stato il giorno della lacrime e del lutto a Potenza, dove tutta la città, 18 anni dopo la sua scomparsa, ha pianto Elisa Claps, la studentessa sedicenne sparita nel 1993 e i cui resti sono stati trovati nel marzo del 2010 nel sottotetto della chiesa potentina della Santissima Trinità. Prima di raggiungere il piazzale della chiesa Don Bosco in cui sono stati celebrati i funerali, il carro funebre con la salma di Elisa si è fermato qualche istante davanti al palazzo in cui viveva la ragazza e in cui, ancora oggi, risiede la famiglia. A celebrare la Messa don Marcello Cozzi, il referente lucano dell'associazione Libera, che durante l'omelia ha parlato di Elisa come di «un fiore reciso» lasciato a marcire in un angolo. «La verità - ha detto il sacerdote - è stata oggetto di baratto». La gente di Potenza ha appeso alle finestre lenzuoli bianchi in segno di lutto e sulla facciata della chiesa è stata appesa una grande fotografia della ragazza.
LA LETTERA DI MONSIGNOR SUPERBO«Caro don Marcello, in spirito di cristiana partecipazione con coloro che portano impressi nel loro spirito i segni della Passione di Gesù, ti comunico che desidero che siano rispettate le volontà della famiglia Claps e in modo particolare di mamma Filomena, in ordine alla celebrazione delle esequie di Elisa Claps». Queste le parole che l'arcivescovo di Potenza, monsignor
Agostino Superbo, ha indirizzato a don Marcello Cozzi in una lettera spedita due giorni fa, in merito all'organizzazione della cerimonia funebre. «Volendo pertanto accogliere le aspettative della famiglia - ha scritto monsignor Superbo - delego te a presiedere la concelebrazione eucaristica di suffragio nella Piazza antistante la parrocchia di San Giovanni Bosco, il 2 luglio prossimo. Mi unisco spiritualmente fin da adesso a quanti, autorità, sacerdoti e semplici fedeli, vorranno prender parte a questo giusto, intenso, momento di preghiera e di ricordo. Solo la forza risanatrice che scaturisce dalla celebrazione dell'Eucarestia, memoriale della morte del Signore, puoi aiutarci a guardare avanti e a superare con quelle che San Paolo chiama "armi della luce" - la verità, l'amore, la giustizia, la solidarietà, il potere delle tenebre, manifestatosi nella tragica fine di Elisa Claps, e in ciò che è tristemente seguito alla sua morte». «Con questi sentimenti - ha concluso la missiva l'arcivescovo metropolita di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo -, incoraggio te, la famiglia e tutti gli uomini e le donne di buona volontà a proseguire sulla strada intrapresa, fiduciosi nell'aiuto del Signore e della Madre tutta Santa, mentre benedico cordialmente te, la famiglia Claps e quanti prenderanno parte alla celebrazione».