Per fronteggiare l'aumento dei flussi di clandestini "abbiamo chiesto l'intervento dell'Unione Europea, ma finora non è stato soddisfacente". Lo ha ribadito il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso del question time alla Camera. Tre le richieste italiane, ha spiegato Maroni: "il burden sharing', cioè un sistema europeo per l'asilo, con regole comuni e la comune disponibilità a prendersi carico da parte di tutti i Paesi europei non solo dei rifugiati, ma anche dei clandestini, che vuol dire prima accoglienza, identificazione e rimpatri".Questo sistema, ha sottolineato, "deve essere sviluppato dall'Europa, il peso non può essere lasciato solo sui Paesi di confine per il fato che sono quelli di primo ingresso". La seconda richiesta, ha proseguito il ministro, "è il potenziamento di Frontex, che dovrebbe essere l'Agenzia che controlla i confini, ma di fatto esercita solo una funzione di coordinamento, lasciando ai singoli Stati membri, in particolare all'Italia, i molti oneri e pochi onori per fare il controllo nel Mediterraneo". L'ultima richiesta, ha rilevato, "è un contributo straordinario di 100 milioni di euro per contribuire alle spese enormi cui andiamo incontro". Queste richieste - ha concluso - le ribadirò domani a Bruxelles quando incontrerò il commissario europeo Cecilia Malmstrom".Sulle coste italiane dall'inizio della crisi nel nord Africa, ha detto Maroni, sono arrivati 11.285 immigrati, in gran parte tunisini, un numero giudicato "enorme". Domani Maroni incontrerà a Bruxelles la commissaria per gli Affari Interni Cecilia Malmstrom per discutere del tema dell'immigrazione. Intanto a Lampedusa nessun trasferimento di migranti è stato programmato oggi, e così nel centro d'accoglienza di Lampedusa il numero di ospiti è di 2.630, ai quali si aggiungono i 220 condotti in una struttura della parrocchia, per un totale di 2850 persone. I tecnici dell'ufficio comunale - delegati dal commissario straordinario per l'emergenza immigrazione, Giuseppe Caruso -, stanno compiendo un sopralluogo nella ex base militare Loran, per verificare la possibilità di allestire una tendopoli nell'area. Oggi non si sono registrati sbarchi né avvistamenti, mentre sull'isola soffia un forte vento da sud-est che rende proibitiva la navigazione.