Attualità

RAPPORTO. Il Cisf: solo una persona su 3 vive in una famiglia con genitori e figli

martedì 20 marzo 2012
In Italia solo una persona su tre vive in una famiglia composta da genitori e almeno un figlio. Sono ormai la maggioranza (58%) coloro che appartengono a altre "forme" di famiglie: monogenitoriali, coppie senza figli, single. È quanto emerge dal XII rapporto del Cisf (Centro internazionale studi sulla famiglia), presentato oggi a Milano, che si basa sulle interviste condotte su un campione di 4.053 persone, rappresentativo della popolazione italiana. I single sono il 28,4%, le coppie sposate senza figli il 21,9%,quelle con figli il 37,4% e le famiglie monogenitoriali l'8%.Il 50% degli intervistati vive in coppia. "Emerge un divario fra due tipi di amore di coppia - sottolinea Pierpaolo Donati, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all'Università di Bologna e curatore del rapporto -. Da un lato le coppie post moderne, in cui l'amore diventa una sorta di condivisione dei problemi, il sentire che ciò che è problema per un partner lo è anche per l'altro partner. Entrambi, nella relazione cercano la soddisfazione personale, e l'amore persiste finchè è sentito. Dall'altro, si osservano invece le coppie in cuil'amore assume il carattere di una vera e propria relazione di vita in comune, la quale tocca tutte le dimensioni dell'esistenza quotidiana. Qui l'amore diventa uno scambio di reciprocità quotidiana, che si concretizza negli affetti così come nella cura dei figli, nel dono reciproco, nella volontà di realizzare una solidarietà che non è solo sentimentale, ma anche pratica e materiale". "Le coppie si concepiscono sempre più come unione di due singoli.  "Per la stragrande maggioranza della popolazione, l'ideale della famiglia rimane attraente e costituisce ancora il punto di riferimento di una vita felice - sottolinea Pierpaolo Donati -. Ma il punto è che cresce la tendenza a intendere questo ideale in modo sempre più soggettivo. Di conseguenza, la crisi della famiglia appare come originata dal modo privatistico e soggettivizzato, al limite narcisistico, di intendere e di vivere la coppia". Le coppie si dintinguono in "aggregative" e "generative". Nelle prime l'amore si basa solo sui sentimenti, nelle seconde non solo "desiderano più figli e si prendono maggiormente cura delle relazioni intergenerazionali, ma essenzialmente vivono la famiglia come un intreccio fra la relazione orizzontale di coppia e la relazione verticale della genitorialità, al punto che, in questi casi, si può dire che sono i figli che generano e realizzano la coppia", conclude Donati.