Una donna di 60 anni. Alfina D'Amato, madre di una ragazzina, è stata travolta e uccisa da una betoniera a Milano. L'incidente è avvenuto alle 9.30 di giovedì 22 giugno, in piazzale Durante a poca distanza da piazzale Loreto, nella zona nord della città. Secondo la ricostruzione della polizia locale il mezzo pesante proveniva da via Predabissi e ha svoltato a destra su piazza Durante direzione via Leoncavallo.

La bicicletta condotta dalla donna invece stava andando dritta: il conducente che si è subito fermato a prestare soccorso e ha spiegato di non avere visto la ciclista negli specchietti retrovisori. In città è il quinto caso di ciclista travolto e ucciso da un mezzo pesante dallo scorso novembre. In tutti i casi, gli autisti non si sono accorti delle persone in bicicletta che erano loro accanto. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha chiesto che venga presto impedito l'accesso in città ai mezzi pesanti sprovvisti di sensori in grado di rilevare la presenza di persone nei cosiddetti "angoli ciechi" ovvero non coperti dafgli specchietti retrovisori. Il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno che va in questa direzione.

Secondo la polizia locale, Alfina D'Amato stava procedendo diritta quando la betoniera ha svoltato travolgendo la sua bicicletta. I mezzi di soccorso giunti subito sul posto, l'hanno rianimata per una decina di minuti poiché si trovava in arresto cardiaco e l'hanno trasportata in codice rosso al Policlinico dove i sanitari hanno tentato di stabilizzarla. Le sue condizioni però erano estremante gravi e la donna è spirata poco dopo.