ll primo bilancio dei danni non è ancora stato stilato, ma già quattro chiese della diocesi di Cassano allo Jonio sono state inserite nell’elenco perché dichiarate inagibili. Le lesioni maggiori sono state rilevate nella chiesa di Santa Maria del Colle, a Mormanno. In paese la chiamano la cattedrale per il suo rilievo storico e la sua imponenza ora messa a rischio dalla violenta scossa di ieri notte. E pensare che non molto tempo fa era stata sottoposta a una serie di lavori di restauro. Il parroco Giuseppe Oliva, però, non cede al pessimismo: «Aspettiamo che terminino le verifiche della soprintendenza sperando di poter rientrare al più presto». Danneggiato anche il seminario diocesano estivo che si trova appena fuori del paese. Pochi chilometri a Nord, a Laino Borgo, comune calabro sulla linea di confine con la Basilicata, ha subito lesioni la chiesa madre di Santo Spirito, di origine medievale ma rifatta in età barocca. Ieri mattina, alle prime luci dell’alba, le vistose crepe sono uscite allo scoperto. Vigili del fuoco, tecnici della protezione civile, della soprintendenza, della diocesi e del Comune sono entrati e hanno subito avviato una serie di verifiche per valutare la stabilità dell’edificio di culto. A Morano Calabro, invece, dove pure l’onda del sisma è stata più debole, ha subito danni preoccupanti la chiesa dedicata a Santa Maria Maddalena. Calcinacci sono caduti tanto dalla volta centrale, maiolicata, quanto dal campanile e dalle navate laterali. Si tratta di una grave ferita sia per il tempio, di origine molto antica, che per il borgo medievale aggrappato a un costone minore del massiccio del Pollino. Ancora più a Sud, a una quarantina di chilometri da Mormanno e quindi dall’epicentro, ad Altomonte, borgo artistico noto per la particolarità del suo centro storico, le continue scosse, ma soprattutto quella dell’1.05 di ieri, ha acuito i danni già visibili sul campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione, edificata nel XIV secolo, in piena epoca angioina, considerata il massimo esempio di architettura sacra gotico-angioina presente in Calabria. Da tempo il campanile era monitorato da tecnici e autorità, ma adesso la situazione è peggiorata e cresce la preoccupazione per la sua stabilità. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Jonio, diocesi che riunisce quasi interamente l’area calabrese del massiccio del Pollino, è rientrato con urgenza dall’estero per «stare vicino alle popolazioni e vedere che cosa, come Chiesa, possiamo fare già nell’immediatezza per alleviare la sofferenza e condividerla». La Caritas, intanto, si è già mobilitata. Il direttore nazionale don Francesco Soddu è in stretto contatto con i rappresentanti diocesani, il direttore Raffaele Vidiri e il suo collaboratore Gianpaolo Iacobini.